sabato 3 luglio 2010

Brasile d'Africa e d'America, lacrime di addio


Ho seguito la partita Uruguay-Ghana (5-3) in un bar.

C’erano molte persone, e tutte a fare il tifo per il Ghana.

Un razzismo alla rovescia. Nessuna comprensione per nomi di sicura progenie italica come  il biondo Forlan, Cavani, Scotti, Fucile... Entusiasmo invece per i vari Asamoah, Boateng, Mensah, Muntari, Appiah…

Sembravano meravigliati anche gli africani presenti; alcuni nigeriani e magrebini e di certo qualche ghanese.

Alla rete di Muntari il bar è esploso, come se avesse segnato  finalmente Gilardino; grida, applausi, abbracci. A quella di Forlan invece il gelo è sceso nella sala, senza bisogno del condizionatore.

Il rigore sbagliato dal ghanese Gyan all’ultimo minuto della partita (!), e poi l’eliminazione dal dischetto, con tanto di "cucchiaio", sono stati delle mazzate tremende, anche per un popolo abituato a secolari batoste.

Il "Brasile d'Africa" esce dal mondiale, come il Brasile vero, quello d'America.

Gli ultimi e i primi della classe bocciati ugualmente.

Questa volta però la Gelmini non ha colpe...



Nella foto:  il pianto di Gyan






2 commenti:

  1. Mi stai facendo vivere il mondiale in modo fantastico e senza ansia!

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  2. Carissima Stella, la cosa mi fa molto piacere :-)

    L'ansia non ci deve essere. Senza l'Italia, possiamo permetterci il lusso di essere sportivi ;-)

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