Forse sarà per difendersi dalle rigide temperature; sta di fatto che in questi giorni le polemiche nel teatrino della politica e dei suoi commentatori sono diventate roventi e insopportabili.
Non entrerò perciò nel merito delle questioni.
Preferisco tirarmi fuori da un’atmosfera di becero fanatismo, su questioni che a me sembrano di lana caprina, per sollevarmi con Charles Baudelaire (1821-1867) in un’aria più respirabile e sensata.
Propongo perciò uno dei più bei “fiori” di questo “poeta maledetto”: Elévation (1857); un uomo che ha conosciuto il dramma della vita, un genio che ha saputo comunicarlo con immagini così potenti, che nemmeno il cinema in 3D può lontanamente eguagliare.
Elévation
Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées,
Des montagnes, des bois, des nuages, des mers,
Par-delà le soleil, par-delà les éthers,
Par-delà les confins des sphères étoilées,
Mon esprit, tu te meus avec agilité,
Et, comme un bon nageur qui se pâme dans l'onde,
Tu sillonnes gaiement l'immensité profonde
Avec une indicible et mâle volupté.
Envole-toi bien loin de ces miasmes morbides;
Va te purifier dans l'air supérieur,
Et bois, comme une pure et divine liqueur,
Le feu clair qui remplit les espaces limpides.
Derrière les ennuis et les vastes chagrins
Qui chargent de leur poids l'existence brumeuse,
Heureux celui qui peut d'une aile vigoureuse
S'élancer vers les champs lumineux et sereins;
Celui dont les pensers, comme des alouettes,
Vers les cieux le matin prennent un libre essor,
- Qui plane sur la vie, et comprend sans effort
Le langage des fleurs et des choses muettes!
Elevazione
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli,
delle montagne, dei boschi, delle nuvole, dei mari,
al di là del sole, al di là dell’etere,
al di là dei confini delle sfere stellate,
tu, mio spirito, ti muovi con agilità
e, come buon nuotatore che gode tra le onde,
allegro solchi la profonda immensità
con un’indicibile e maschia voluttà.
Fuggi lontano da questi morbosi miasmi,
va’ a purificarti nell'aria più alta,
e bevi, come un puro liquido divino,
il fuoco chiaro che riempie i limpidi spazi!
Alle spalle le noie e i vasti affanni
che opprimono con il loro peso la nebbiosa vita,
felice chi può con ala vigorosa
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
colui, i cui pensieri come allodole
prendono il libero volo verso i cieli del mattino.
- chi plana sulla vita e comprende senza sforzo
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
Nella clip, il complesso The Bumpers esegue il "Santo" della "Messa dei Giovani" (1966). Musica di Marcello Giombini, parole di Giuseppe Scoponi.
Non entrerò perciò nel merito delle questioni.
Preferisco tirarmi fuori da un’atmosfera di becero fanatismo, su questioni che a me sembrano di lana caprina, per sollevarmi con Charles Baudelaire (1821-1867) in un’aria più respirabile e sensata.
Propongo perciò uno dei più bei “fiori” di questo “poeta maledetto”: Elévation (1857); un uomo che ha conosciuto il dramma della vita, un genio che ha saputo comunicarlo con immagini così potenti, che nemmeno il cinema in 3D può lontanamente eguagliare.
Elévation
Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées,
Des montagnes, des bois, des nuages, des mers,
Par-delà le soleil, par-delà les éthers,
Par-delà les confins des sphères étoilées,
Mon esprit, tu te meus avec agilité,
Et, comme un bon nageur qui se pâme dans l'onde,
Tu sillonnes gaiement l'immensité profonde
Avec une indicible et mâle volupté.
Envole-toi bien loin de ces miasmes morbides;
Va te purifier dans l'air supérieur,
Et bois, comme une pure et divine liqueur,
Le feu clair qui remplit les espaces limpides.
Derrière les ennuis et les vastes chagrins
Qui chargent de leur poids l'existence brumeuse,
Heureux celui qui peut d'une aile vigoureuse
S'élancer vers les champs lumineux et sereins;
Celui dont les pensers, comme des alouettes,
Vers les cieux le matin prennent un libre essor,
- Qui plane sur la vie, et comprend sans effort
Le langage des fleurs et des choses muettes!
Elevazione
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli,
delle montagne, dei boschi, delle nuvole, dei mari,
al di là del sole, al di là dell’etere,
al di là dei confini delle sfere stellate,
tu, mio spirito, ti muovi con agilità
e, come buon nuotatore che gode tra le onde,
allegro solchi la profonda immensità
con un’indicibile e maschia voluttà.
Fuggi lontano da questi morbosi miasmi,
va’ a purificarti nell'aria più alta,
e bevi, come un puro liquido divino,
il fuoco chiaro che riempie i limpidi spazi!
Alle spalle le noie e i vasti affanni
che opprimono con il loro peso la nebbiosa vita,
felice chi può con ala vigorosa
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
colui, i cui pensieri come allodole
prendono il libero volo verso i cieli del mattino.
- chi plana sulla vita e comprende senza sforzo
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
Elevazione, uno sguardo dall'alto...
RispondiEliminadavvero molto incisivo questo post ...da restare senza parola...se no.. se penso alla politica mi vengon fuori solo parolacce.
Ciao Amicusplato ^_^
Perfino al "dolce di Calliope labbro" vengono in mente parolacce...
RispondiEliminaGrazie Calliope, di queste tue belle parole, invece :-)
Ciao!