È iniziata la primavera, almeno dal punto di vista astronomico.
Speriamo che lo sia anche dal punto di vista climatico. Ce n’è bisogno, ormai.
Per aiutare la natura a svegliarsi dal suo lungo letargo invernale, proponiamo l’inizio della “Sagra della Primavera” di Igor Stravinskij (1882-1971).
L’opera-balletto fu eseguita per la prima volta a Parigi nel 1913, e ottenne un clamoroso e “sonoro” insuccesso. Scandalizzarono l’uso inconsueto degli strumenti (il fagotto che suono come un flauto, l’oboe che suono come un fagotto, i violoncelli che sembrano percussioni, etc.), i ritmi ossessivi, tonalità diverse che si sovrappongono, ed altre “stranezze” armoniche.
In certo senso la musica contemporanea è nata proprio con questo celebre tema iniziale, suonato dal fagottto nel registro acuto, e con quei violoncelli battuti ossessivamente, anziché suonati.
Stravinskij aveva aperto nuove prospettive musicali, e oggi, a cento anni di distanza la sua “Sagra della Primavera” appare un’opera godibile.
Anche Walt Disney se ne appropriò, per il suo cartone animato “Fantasia”, nel 1940, per descrivere l’evoluzione della terra. Il film disneyano è una vera e propria antologia di musica classica, oltre che un’opera di straordinario valore artistico.
Che la primavera abbia inizio, al suono del fagotto!
Speriamo che lo sia anche dal punto di vista climatico. Ce n’è bisogno, ormai.
Per aiutare la natura a svegliarsi dal suo lungo letargo invernale, proponiamo l’inizio della “Sagra della Primavera” di Igor Stravinskij (1882-1971).
L’opera-balletto fu eseguita per la prima volta a Parigi nel 1913, e ottenne un clamoroso e “sonoro” insuccesso. Scandalizzarono l’uso inconsueto degli strumenti (il fagotto che suono come un flauto, l’oboe che suono come un fagotto, i violoncelli che sembrano percussioni, etc.), i ritmi ossessivi, tonalità diverse che si sovrappongono, ed altre “stranezze” armoniche.
In certo senso la musica contemporanea è nata proprio con questo celebre tema iniziale, suonato dal fagottto nel registro acuto, e con quei violoncelli battuti ossessivamente, anziché suonati.
Stravinskij aveva aperto nuove prospettive musicali, e oggi, a cento anni di distanza la sua “Sagra della Primavera” appare un’opera godibile.
Anche Walt Disney se ne appropriò, per il suo cartone animato “Fantasia”, nel 1940, per descrivere l’evoluzione della terra. Il film disneyano è una vera e propria antologia di musica classica, oltre che un’opera di straordinario valore artistico.
Che la primavera abbia inizio, al suono del fagotto!
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