sabato 12 dicembre 2009

Chi critica compera
















Verità, bellezza, amore… Non sono parole troppo grosse per l’uomo?

No, sono le parole che meglio esprimono la nostra realtà più propria.


Verità: non potrei fare a meno di ricercarla e vorrei trovarla. Se smetto, significa che sono defunto.

Bellezza: mi piace la pittura di Caravaggio. A voi, no?

Amore: che senso ha vivere senza?


Se le cose stanno così, perché l’uomo moderno dice che la verità non esiste, che la bellezza è solo un corpo ben fatto, e che l’amore è una malattia di cuore?

Forse perché a queste tre parole l'uomo ci crede davvero, ma non vuole riconoscerlo.

Spesso, chi critica compera...



Nella foto: "Il riposo durante la fuga in Egitto", Caravaggio (1595), Galleria Doria Pamphilj, Roma

2 commenti:

  1. "verità, bellezza e amore" sono le doti dell' "ignorante". L' "intelligente" non si contenta di averle così, a semplice portata di mano. No, lui deve entrare nella "scazzetta del prete".
    Spesso frequentando quelle contrade lontane dalle metropoli, abitate in maggior parte da contadini, si incontra gente che pur non conoscendoti ti saluta: "buongiorno".
    Un senso di quetitudine ti pervade; rispondi, così senza porti tante domande; senza "mettere in moto l' "intelligenza";
    Quel semplice saluto per me rappresenta le tre cose insieme.
    (e adesso mettici una pezza :D )

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  2. Nessuna pezza, caro Blogantropo :-)

    Condivido e sottoscrivo ogni tua parola.

    Queste tre parole sono la vera humanitas, che è rimasto nella gente ancora non inquinata dall'intellettualismo snob o dal materialismo consumistico.

    Gli umili, i semplici, coloro che ancora ascoltano la voce della loro coscienza e dei sentimenti più profondi, tra cui, fondamentale, la fede.

    Ciao, grazie delle tue riflessioni :-)

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