Quando vedi intorno a te miserie di ogni genere, ti passa la
voglia di parlare e ancor più di scrivere.
Sarebbe preferibile il silenzio.
Ma anche una musica appropriata può essere rasserenatrice.
Il mio indimenticabile maestro, morto in giovane età, mi
diceva: “Quando mi sento un po’ giù, suono questo preludio di Bach”. E al
pianoforte eseguiva il Preludio in Si bemolle minore del I Volume del
Clavicembalo ben temperato.
Un brano di una perfezione fidiaca che, nel suo andamento scandito, passa da un inizio di profonda tristezza ad un momento di dialogo tra le parti
(quasi un: "perché piangi?"), per giungere ad un sereno finale.
La tonalità minore diventa maggiore non solo nell’ultimo
accordo, come è prassi frequente in Bach, ma attraverso un doloroso travaglio interiore, espresso da alcuni accordi dissonanti, che poi si risolvono in una vittoriosa catarsi.
Ho sempre in mente quelle parole del maestro, e devo dire
che fra tutti i 24 brani del Clavicembalo ben temperato, sia del I che del II
volume, questo mi dà più emozioni di qualunque altro.
È anche un brano che può esprimere bene il tempo attuale di Quaresima: un progressivo cammino di purificazione interiore per giungere rinnovati alla gioia della Pasqua.
È anche un brano che può esprimere bene il tempo attuale di Quaresima: un progressivo cammino di purificazione interiore per giungere rinnovati alla gioia della Pasqua.
Buon ascolto.
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