L’Europa non festeggia i 70 anni della fine della II Guerra mondiale
e del nazismo.
Gran parte della vittoria finale fu merito dell’Unione
Sovietica, con un’epica lotta contro l’esercito tedesco e il sacrificio di oltre 20 milioni di soldati.
Alla grandiosa parata di oggi nella Piazza Rossa di Mosca
non c’era nessun capo di stato e di governo dell' Unione Europea. Solo due
ministri degli esteri, quello francese e il nostro Gentiloni.
Una vergogna.
Si crede così di punire la Russia di Putin per la situazione
in Ucraina e ci si dimentica - ad esempio- che gli Stati Uniti e la Nato (per
non parlare di singoli stati europei) in questi ultimi 20 anni sono riusciti a
destabilizzare con guerre e interventi militari assurdi l’intero pianeta.
Volenti o nolenti, senza l’apporto dei sovietici il nazismo
difficilmente sarebbe stato sloggiato dall’Europa, e la Germania (con la
cancelliera Merkel, ex comunista della Germania Est in primis) ne dovrebbe sapere
qualcosa.
Un’Europa senza memoria storica, che faccio sempre più fatica a capire.
Il mio omaggio al popolo russo con una celebre canzone tutt’altro
che bellicista, ma adatta all’ora notturna del post: “Mezzanotte a Mosca” (1955), di Vasily Soloviov-Sedoy, su testo di Mikhail Matusovsky.
Se poi a cantarla è la Netrebko (e Hvorostovsky) allora il
boicottaggio non ha proprio senso.
Carissimo e preziosissimo Amicusplato, buona domenica.
RispondiEliminaFinalmente trovo qualcuno con il coraggio di dire le cose come stanno.
Grazie!
Grazie a te, carissima Terry, e grande gioia nel ritrovarti qui :-))
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