Oggi è la solennità dell’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Infinite sono le composizioni musicali che ci possono
aiutare a salire un po’ in alto, almeno con il cuore.
Penso ad esempio alla musica del Credo, in particolare al versetto che dice: “Et ascendit in caelum, sedet ad dexteram Patris”. Vengono subito in
mente i mirabili Credo di Vivaldi,
Bach, Mozart, Beethoven, Schubert, Rossini, et
alii. È un’occasione per riascoltarne qualcuno.
Se pensiamo invece ai mottetti
(il mottetto è un canto corale di breve durata di carattere religioso), i
musicisti hanno attinto alle parti mobili della Messa di questo festa, in
particolare all’Introito (“Viri Galilaei”),
al Graduale e all’Offertorio (“Ascendit
Deus”).
I più grandi polifonisti di ogni epoca ci hanno fornito bellissimi
mottetti al riguardo.
Ma in assoluto il più bello è, secondo me, quello scritto da Jacob Handl, musicista sloveno conosciuto col nome latinizzato di Gallus (1550-1591), uno dei massimi
polifonisti rinascimentali. Il suo “Ascendit
Deus”, a cinque voci miste a cappella, rimane un capolavoro ineguagliato (1577).
Ad esempio, l’espressione “in voce tubae” (al suono di
tromba), che compare nel brano, ripetuta dalle varie sezioni del coro in un alternarsi continuo, è come un risuonar
di trombe che festeggiano l’ingresso di
Gesù Cristo nella gloria del Regno dei Cieli.
Purtroppo il web non offre esecuzioni adeguate di questo breve
capolavoro. La polifonia non è il massimo interesse per gli internauti, a
quanto pare.
Nonostante ciò, la bellezza del mottetto di Gallus emerge lo
stesso. È troppo bello!
Buona Festa dell’Ascensione a tutti!
Ascendit Deus in iubilatione, alleluia, et Dominus in voce tubae, alleluia.
Dio ascende nell’esultanza, alleluia! e il Signore al suono di tromba,
alleluia!
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