Il Bene assoluto è Dio, ovviamente.
Dopo l'orrore dell'olocausto, il calendario celebra S. Tommaso d'Aquino (1225-1274), colui che più di ogni altro ha dato alla fede in Dio una convincente motivazione razionale.
Nei campi di sterminio Dio è sembrato latitante. Il "silenzio" di Dio ha fatto impressione. Molti ne sono rimasti disorientati.
In realtà Egli continuava la sua passione sulla croce; e da quel sommo male ne sarebbe uscito un mondo rinnovato, come dal sacrificio del Golgota, la gloria della Pasqua.
"Lauda Sion Salvatorem", Loda Sion il Salvatore! Ecco il grido di gioia che S. Tommaso ha anticipato, contro ogni male assoluto o relativo che si presenti nel corso della storia umana.
Un inno alla gioia che viene non soltanto dalla fraternità umana (che da sola non basta, evidentemente), ma anche e soprattutto dalla potenza invincibile di Dio.
E tutti coloro che cercano di cancellare Dio dall'orizzonte della loro esistenza, e perfino da quello della storia umana, non si sono mai confrontati seriamente con la limpida e avvincente lezione di S. Tommaso d'Aquino.
Coloro a cui interessa conoscere qualcosa del suo pensiero, troveranno in questo blog vari spunti di riflessione, cercando la voce Tommaso d'Aquino.
Per onorare S. Tommaso, e festeggiare la vittoria del Bene assoluto sul male, posto l'inno scritto proprio da S. Tommaso, nel 1264: Lauda Sion.
La musica, per coro misto, soli e orchestra, è di Felix Mendelssohn Bartholdy, op. 73, anno 1846.
Solo il coro iniziale, trattandosi di una lunga (se pur bellissima) sequenza; sufficiente comunque per apprezzarne tutta la bellezza.
Lauda Sion Salvatorem,
lauda ducem et pastorem,
in hymnis et canticis.
Loda Sion il Salvatore,
loda la guida e il pastore,
con inni e cantici.
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