Scolari è il cognome del commissario tecnico del Brasile, che è riuscito nell'impresa di farlo diventare realtà effettiva di tutta la sua squadra, la Seleçao: 11 scolari di prima elementare, alle prese con il pallottoliere.
Nomen omen (leggere velocemente il detto latino, per favore; si apprezza di più la voluta allitterazione), il nome è un presagio. Mai in campo calcistico un nome fu più presago di questo. Presagio funesto, purtroppo.
Prendere in casa 7 reti e realizzare quella della bandiera solo all'ultimo minuto (forse perfino i teutonici avranno avuto pietà) ha fatto apparire la Seleçao di Scolari una squadretta da oratorio o, se vogliamo, di scapoli e ammogliati.
I brasiliani, senza Neymar e Thiago Silva, hanno affrontato in semifinale la Germania, squadra ordinata, organizzata e tosta, con una superficialità pari alla presunzione: pensavano che la Coppa del mondo spettasse loro per diritto divino, e non conquistata con lacrime e sangue.
Così, dopo solo mezz'ora di gioco, si sono ritrovati con ben 5 reti nel sacco: la classica "squadra materasso", di cui nel mondo del calcio si erano perse le tracce. Alla fine 7-1.
Uno shock che dal punto di vista sportivo supera ampiamente il famigerato Maracanaço del 1950. Lì si trattò della finale sconfitta (onorevole) al Maracanà con il grande Uruguay di Schiaffino e Ghiggia.
Speriamo che il dramma sportivo non si ripercuota su altri aspetti della vita politica e sociale. Il "Mineiraço" si limiti al settore calcistico e alla rinascita di un grande Brasile.
Suggerisco ovviamente di cambiare anzitutto il Commissario tecnico. Con un nome più allettante.
Che figura !
RispondiEliminaSemifinale impressionante : anch'io ho avuro l'impressione che i tedeschi impartissero lezioni di calcio a una squadra principiante...
RispondiEliminaIncredibile, ma vero, cara Gianna :-(
EliminaAbbiamo assistito ad una sconfitta del Brasile che rimarrà nella storia dello sport.
Penso che mai più nessun'altra squadra, scarsa quanto vogliamo, in una semifinale mondiale possa eguagliare la disfatta brasiliana di ieri sera, 8 luglio 2014.
Bisogna dare atto alla Panzer-Division tedesca di aver fatto un'altra Blitzkrieg (5 reti in 29 minuti!). Per fortuna questa volta senza spargimento di sangue, ma solo di lacrime...
Un abbraccio :-)
Ieri sera, mentre vedevo i primi cinque goal infilati dalla Germania più o meno nei primi trenta minuti di gioco, ho pensato che avresti sicuramente scritto un post su questo!
RispondiEliminaE quanto hai ragione!!!!
Senza Neymar e Thiago Silva (cioè senza i due pilastri dell'attacco e della difesa) il c.t. Scolari doveva avere l'umiltà di presentare una squadra "operaia" e pugnace, per avere qualche possibilità di fermare le walkirie tedesche, e giungere magari ai rigori.
EliminaMa come si fa non capire una cosa simile? Mah!
Un affettuoso saluto, carissima Annamaria :-)