Nonostante tutto, l’Unione Europea ha retto all'onda d’urto
delle elezioni del 22-25 maggio.
Soprattutto il voto italiano ha scommesso, con una robusta
dose di fiducia, sulle possibilità del Vecchio Continente; ma ha anche dato una
notevole scossa per il suo rinnovamento.
Staremo a vedere se questo rinnovamento ci sarà. Per ora possiamo
parlare di una “Europa riconosciuta” dagli elettori italiani.
Per questo non possiamo che concludere questi post sulle
elezioni europee con il Finale dell’opera “L’Europa riconosciuta” di
Antonio Salieri.
Oltre al titolo, l’opera è significativa
perché inaugurò il Teatro alla Scala di Milano, il 3 agosto 1778. Milano faceva
parte allora dell’Impero Asburgico, che già costituiva una significativa unità
europea (e molto efficiente, direi).
Il Teatro alla Scala, progettato in bello stile neoclassico
da Giuseppe Piermarini, divenne da subito il più importante teatro lirico del
mondo, e l’opera di Salieri ebbe un’accoglienza trionfale.
Alla prima erano presenti Cesare Beccaria, Pietro Verri...
Oggi avrebbero assistito Renzi, Grillo,
Berlusconi, Salvini...
Ascoltiamoci questo bellissimo Finale. Grande Salieri, non
certo “un mediocre”.
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