Le rondini (quelle poche che sono rimaste, superstiti al
dissesto ecologico della civiltà post-moderna) se ne vanno con l’arrivo della
stagione autunnale, “cercando primavere di viole”, verso Sud.
Popolazioni intere sono invece in migrazione verso Nord,
spinte dai dissesti delle guerre, della fame, della miseria.
Due moti contrari, una realtà drammatica per entrambe.
Le rondini però volano.
Gli uomini no.
“Partirono le rondini”, o per essere più precisi “Non ti
scordar di me”. Una canzone composta nel 1935 da Ernesto De Curtis (quello di "Torna a Surriento"), con le parole di Domenico Furnò, che riesce
ancor oggi a suscitare struggenti sentimenti.
La meravigliosa voce di Luciano Pavarotti è un valore aggiunto.
Big Luciano!
Emozioni struggenti, Antonio.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Un autunno di sentimenti appassionati e talora molto tristi.
RispondiEliminaUn grande abbraccio, carissima Gianna :-))
Carissimo Amicusplato buongiorno! ^_^
RispondiEliminaI tuoi post sono sempre così profondi e belli...
A volte cerco di farli conoscere, poichè ogni bellezza profonda viene da Dio.
Grazie
Grazie dei tuoi apprezzamenti e della tua premura, carissima Terry :-)
EliminaAl tuo "buongiorno" devo rispondere con una "buonanotte", vista l'ora... ;-)