Una delle idee-guida che hanno condotto Antoni Gaudì (1852-1926) a iniziare e portare avanti la costruzione della “Sagrada Familia” a Barcellona è stata quella che, non lui, ma Dio avrebbe portato a termine il lavoro.
Per questo, pur dedicandosi all’opera con ogni mezzo, sacrificando perfino i suoi stessi averi, Gaudì non si mostrò mai preoccupato della “fine dei lavori”.
Abbiamo visto quanto il geniale artista catalano avesse ragione. I lavori sono proseguiti dopo la sua morte e oggi, a cantiere ancora aperto, la Sagrada Famila è stata consacrata e dichiarata Basilica da Papa Benedetto XVI.
Neppure il Papa ha aspettato la fine dei lavori, perché fedele interprete del pensiero di Gaudì, autentico cristiano e prossimo beato, sa bene che i lavori finiranno quando Dio lo vorrà, e se lo vorrà.
Non si tratta di un’idea peregrina o giustificativa per un’opera incompiuta.
È invece un’autentica visione cristiana della realtà e del lavoro umano, compreso quello artistico.
È esattamente quanto dice il Salmo 127 (Vulgata 126): “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori” (Nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt qui aedificant eam).
Il salmo “Nisi Dominus” è uno dei cinque salmi (il quarto) della liturgia dei Vespri della Beata Vergine Maria.
E poiché siamo nell’ora vespertina di una domenica in cui la meravigliosa “casa” di Gaudì ha avuto la benedizione del Cielo, e poiché quando si dice Vespri della Beata Vergine non si può non pensare ad un altro sommo artista, questa volta nella musica, e cioè Claudio Monteverdi, postiamo dal suo “Vespro della Beata Vergine” (1610) proprio il Salmo “Nisi Dominus”.
Un altro monumento di arte, di fede, di bellezza.
La magnificenza della musica di Monteverdi (la parte corale è a 10 voci!) corrisponde adeguatamente alla straordinaria architettura della Basilica di Gaudì.
Molto bella l’esecuzione, diretta da John Eliot Gardiner, nella Basilica di S. Marco a Venezia (1989).
Psalmus CXXVI
Nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt qui aedificant eam.
Nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodit eam.
Vanum est vobis ante lucem surgere; surgite postquam sederitis, qui manducatis panem doloris
Cum dederit dilectis suis somnum; ecce hereditas Domini, filii: merces fructus ventris.
Cum dederit dilectis suis somnum; ecce hereditas Domini, filii: merces fructus ventris.
Sicut sagittae in manu potentis, ita filii excussorum.
Beatus vir qui implevit desiderium suum ex ipsis; non confundetur cum loquetur inimicis suis in porta.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper,
et in saecula saeculorum.
Amen.
Salmo 126
Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza.
Beato l'uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a trattare
alla porta con i propri nemici.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
Caro Antonio,la tua cultura è impressionante...
RispondiEliminaIl post è quanto mai attuale, visto il pellegrinaggio del Papa in Spagna.
Complimenti per la scelta della musica.
Abbraccio
Mi piace la musica, e ho avuto modo di conoscerla anche praticandola con maestri di valore...
RispondiEliminaGrazie, mia cara Stella, dei tuoi complimenti (esagerati) :-))
Un bacio :-)
Stella ha proprio ragione!
RispondiEliminaI suoi complimenti non sono esagerati.
Anzi, mi associo anch'io!!!!
Ciao!
Cara Annamaria, non insistere troppo... ;-) Mi sono già reso conto da ciò che posti nel tuo blog che sei una gran raffinata ed esperta di musica :-)
RispondiEliminaOggi hai postato il Contrapunctus IX dell'Arte della Fuga di Bach, eh.. ;-)
Complimenti a te :-)
Ciao! :-))