Mentre un ragazzo cristiano di 14 anni, Nauman Masih, per la sua fede viene cosparso di benzina e dato alle fiamme da musulmani a Laore in Pakistan, il presidente della Turchia Erdogan minaccia addirittura Papa Francesco per aver ricordato il genocidio degli Armeni (cristiani) agli inizi della I Guerra mondiale.
“Non faccia più l’errore di
offendere i Turchi, altrimenti...!” Che fa il novello sultano? Manda un altro
Alì Agca?
Permalosi ‘sti turchi! Hanno
sterminato quasi un intero popolo (un milione e mezzo di persone!) per la loro
fede cristiana, ma si offendono se glielo ricordi e se definisci questo
sterminio un genocidio.
Per fortuna che questa volta l’Europa
si è fatta sentire: il Parlamento europeo ha definito esattamente genocidio lo
sterminio del popolo armeno da parte dei turchi, ha elogiato l’intervento
del Papa, ha reso onore alle vittime, e ha stabilito di dedicare un “giorno della memoria” per questo
primo genocidio del XX secolo.
Erdogan, che evidentemente si
sente erede dei sultani ottomani che volevano conquistare il mondo con la
scimitarra, e per i quali gli “orrori turchi” erano fatti di ordinaria
amministrazione, ha risposto che le parole del Parlamento europeo gli entrano
da un orecchio e gli escono dall’altro.
Certo, con la testa vuota di
cervello che si ritrova, la cosa non mi meraviglia.
Per di più ha aggiunto che
potrebbe cacciare dalla Turchia i centomila armeni che vi si trovano, perché non
sono turchi.
Non si accorge nemmeno di
confermare, con questa tragicomica minaccia, la verità del genocidio perpetrato
dai suoi predecessori: “far fuori” in qualsiasi modo gli Armeni, che sono
cristiani.
Il mondo musulmano mostra sempre
più la sua faccia impresentabile e feroce.
E la Turchia dice di essere "laica" e vorrebbe entrare a far parte dell'Europa...
Mamma, li turchi!
Imperterrito e sereno, Papa Francesco ha detto che bisogna avere il coraggio di dire sempre la verità (questo per Erdogan), e ha ricevuto in udienza il padre e la madre di Asia Bibi, la pakistana innocente accusata di blasfemia, ancora incarcerata in Pakistan e che rischia la pena morte.
Questo è l'islam. E il Papa da qualche tempo ce lo ricorda sempre più spesso.
E se lo dice lui...
E se lo dice lui...
Nessun commento:
Posta un commento