Non le stelle cadenti, ma la luna stanotte sta dando
spettacolo.
Dalla mia finestra aperta posso ancora vedere, in alto nel
cielo, il magnifico plenilunio di una notte di mezz’estate.
Ci vuole qualcosa di sublime per descrivere questo
spettacolo affascinante. Per la verità, ci hanno già pensato Chopin, Beethoven, Leopardi,
Mendelssohn, Debussy...
Ma la prima ad aver cantato lo splendore di un
plenilunio è stata una donna, la poetessa greca Saffo, vissuta tra il VII e il VI secolo avanti Cristo, più volte da me
ricordata nei miei post “notturni”, della quale ora voglio qui riportare una breve lirica.
Si tratta di una sola strofa di metro “saffico”, il Fr. 34 Voigt, che
faceva parte di una poesia forse di carattere nuziale, un epitalamio. Lo
splendore della luna al plenilunio, che oscura con la sua luminosa bellezza le altre stelle, è quasi certamente una similitudine della sposa di fronte alla
quale nessun’altra donna può competere.
Splendido elogio!
Di fatto rimane solo la strofa che esalta la bellezza della
luna al suo culmine. Il primo “notturno” della storia letteraria...
La riporto nell'originale scrittura greca, che è già un’opera d’arte
in sé stessa; e poi ovviamente la traduco, rispettando alla lettera il testo, ma
cercando di riprodurre il ritmo di una strofa saffica: tre versi di uguale metro (in questo caso ho
usato decasillabi) e un adonio finale (un quinario).
ἄστερες μὲν ἀμφὶ κάλαν σελάνναν
ἂψ ἀπυκρύπτοισι φάεννον εἶδοςὄπποτα πλήθοισα μάλιστα λάμπῃ
γᾶν <ἐπὶ παῖσαν>
(Traslitterazione:
àsteres mèn amfì kàlan selànnan
àps apykry’ptoisi fàennon èidos
òppota plèthoisa màlista làmpe(i)
gàn epì pàisan)
Le stelle intorno alla bella luna
perdono sempre la
lucentezza
quand’ ella, sopra
tutta la terra,
risplende piena.
(Traduzione: Amicusplato)
Dedico la poesia a tutti i notturni navigatori del web (ed anche a quelli diurni...).
Grazie, Antonio.
RispondiEliminaMa hai già scritto dei libri?
Io li divorerei.
Omaggio a te e alla luna.
Io ringrazio te, carissima Gianna, del tuo lusinghiero commento ;-)
EliminaHo scritto varie cose, in effetti; ma di carattere soprattutto storico. Non ti interesserebbero più di tanto.
Un grande abbraccio. E grazie di nuovo per i complimenti :-)
Conoscevo già questo frammento di Saffo, ma la rigrazio, per il commento e la traduzione semplice e accurata
RispondiElimina("bella e fedele"!). ;)
ἂψ ἀπυκρύπτοισι va tradotto pittosto "nascondono".
RispondiEliminaInoltre, sul mio libro di greco (ai tempi di quando frequentavo il liceo (...42 anni fa...)il frammento terminava con "argyrìa..." = argentea...
Bellissimo... chi ancora, oggi, con così poche parole riuscirebbe a meglio descrivere la magnifica suggestione della scena ?
Concordo per "nascondono" e soprattutto "argyría"
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