È sempre un gran piacere una vittoria della nazionale azzurra di calcio.
Ma quando in particolare batte i danesi (e gli svedesi) trovo un motivo in più.
Questi signori hanno sempre da dare lezioni di vita a tutti: credono di essere i più civili, i più moderni, i più democratici, i più verdi... insomma, i più.
Sarà... ma nel campo di calcio picchiano come fabbri, scalciano come muli e ne buscano sempre come somari.
Il 3-1 di ieri sera, 16 ottobre, è la giusta distanza tra la presunzione di questi "gentiluomini" (esperti di "biscotti", ricordate quello del 2004?) e il carattere irriverente e fiero della pedestre Italia.
Tre reti che sono una lezione di football e di creatività: tacco di SuperMario per la rasoiata micidiale di Montolivo, cross di Pirlo e incornata fulminea di De Rossi, ri-cross pennellato di Pirlo e tocco beffardo di un Balotelli ancor più SuperMario.
Mi dispiace per Kierkegaard, il danese che più ammiro (non è un calciatore però), ma aveva ragione Marcello nell’Amleto: c’è del marcio in Danimarca.
Almeno, nella sua squadra di calcio, che rimarrà a casa ai prossimi mondiali del Brasile, nel 2014.
L'Italia invece ha già staccato il biglietto. Di prima (della) classe.
Sono fiera e lieta di questo risultato italiano.
RispondiEliminaBuona settimana, caro Antonio.
E come non esserlo, per un'Italia volenterosa e creativa, e alla fine vincente?
EliminaBuona giornata, mia carissima Gianna :-))
Carissimo Amicus, dopo l'ottimismo di Vipom con i Maya e dopo tante battaglie, una storia d'amore... :-))
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=wT255HERMvg
Buon ascolto e mandi!