Siamo ormai
all’equinozio di settembre. Inizia l’autunno.
Queste belle
giornate di sole che accompagnano la fine dell’estate rendono meno evidente il
cambio di stagione.
Ma un po’ di
malinconia l’autunno la porta sempre con sé. Le giornate si accorciano, la
notte comincia a prevalere, “i
lunghi singhiozzi dei violini dell’autunno feriscono il mio cuore con un
languore monotono”; e le foglie che ingialliscono e cadono sembrano la metafora della
nostra vita.
Motivi
contingenti più gravi ci inquietano: la guerra civile in Siria, le rivolte
arabe contro l’occidente, fomentate dai “signori del terrore” islamisti e da
inopportune “offese” alla religione islamica con immagini e vignette satiriche (tralasciamo in questo post la situazione politico-partitica italiana).
Sia chiaro.
Il mondo islamico è intollerante - dove più, dove meno - nei confronti delle
minoranze che professano altre fedi. E i Cristiani sono tra i più perseguitati.
Ma ciò non
giustifica che si debba fomentare l’odio con inopportune provocazioni. Tanto
meno accettabili però sono le violenze, le uccisioni e le minacce di morte che
da parte musulmana vengono praticate contro chi osa “bestemmiare” il profeta.
Voglio
ricordare che il mondo islamico ha avuto nel passato momenti di grande splendore
culturale ed ha contribuito a far progredire e ad arricchire la civiltà
occidentale con apporti scientifici, artistici, tecnici.
La chitarra,
ad esempio, è uno strumento musicale di antiche origini, probabilmente greche, introdotta
nell’Europa medievale quasi certamente dagli arabi; non a caso la Spagna è la nazione in cui ha
avuto maggiore popolarità.
Richiamando
il mondo arabo ai suoi trascorsi di civiltà e di arte, propongo all’ascolto un
classico brano di chitarra, scritto dal grande Francisco Tàrrega (1852-1909), che rende omaggio all'Alhambra di Granada : Recuerdos de la Alhambra (1899).
"La grandiosa maravilla de la Alhambra", come scrisse Tàrrega stesso l'8 dicembre 1899, viene rievocata con molta nostalgia sulle corde della
chitarra classica di Jim Greeninger, già allievo di Andrés Segovia.
Ma non si
potrebbe tornare a fare arte, cultura, musica, invece che saccheggi, violenze e
“guerre sante”?
Allora condividi il mio pensiero sull'Autunno (vedi mio penultimo post).
RispondiEliminaMai provocare o fomentare odio...si scatenano solo violenze.
Buona settimana con un abbraccio, caro Antonio.
Condivido in pieno le tue belle riflessioni sull'autunno :-)
EliminaUn abbraccio, e buona settimana anche a te, carissima Gianna :-)
Condivido Amicus, la vita è cosi bella, perche la gente è la spreca in questo modo? Non lo capisco. Aggiungerei anche che si sono inventati la storia della "moglie di Gesù" si sono scomodati dei professoroni di Haward per dare ai laicisti qualcosa con cui attaccare Gesù e la chiesa, e cosi immagina i laicisti sul socialazzo,commenti, su commenti, lagne su lagne..ma dico! Dopo averlo accusato che era gay adesso lo vogliono pure sposato?Mi auguro tanto che Gesù da lassù sia ironico e si faccia della gran belle risate, anche se vanno avanti soci la scala per il grande fuoco penso che sia bella e pronta. Oh! Amicus, ci volevi tu a darmi una mano..Senti mi stavo preoccupando non ti vedevo pi spero tutto bene....ciao Amicus..Che Dio ci sia sempre vicino in questo mondo di mezzi arrostiti... ciao Nell.
RispondiEliminaCarissima Nell, come vedi sono sempre qua (sempre per modo di dire... Diciamo, quando posso) ;-)
EliminaNon ti preoccupare per coloro che vogliono cambiare i connotati a Gesù. Sarai Lui, alla fine, a cambiarli ai furbastri... :-D
L'unica cosa che mi dispiace è non poterti dare il mio aiuto; ma hai tutto il mio appoggio morale... Sei una tenace e valente battagliera, per cui anche da sola te la caverai benissimo ;-)
Quando vuoi, mi trovi qui (prima o poi..)
Un abbraccio affettuoso :-)
Amicus
L'aternanza è necessaria per gustare l'attesa del nuovo inizio. Poi per poter iniziare una nuova era dovremmo aspettare un nuovo essere umano, questo è poco affidabile.
RispondiEliminaSì, ogni inizio è una sfida per nuovi traguardi.
EliminaPer quanto riguarda l'uomo di oggi, caro Mark, in effetti non sembra esserci un radioso futuro o grandi prospettive, almeno da quello che è dato vedere :-(
Ma io non sono pessimista, e continui ad aver fiducia nella natura umana, che ha saputo superare momenti storici molto difficili.
Certo, il cammino è in salita; ma in un modo o in un altro, come Dante, anche noi forse potremo dire: "E quindi uscimmo a riveder le stelle".
Un caro saluto!