Domenica scorsa
era la Pentecoste, cioè la festa dello Spirito Santo. Domenica prossima è la festa della Santissima
Trinità, cioè la contemplazione del mistero di Dio nella sua natura più intima
e profonda.
In questi giorni inoltre si conclude il mese
di maggio dedicato alla Madonna.
Un periodo perciò
di profonda gioia, nonostante i forti motivi di turbamento, come il sisma che
sta scuotendo la terra emiliana e, in senso metaforico, anche le stanze
vaticane, da dove sono state sottratte e rese pubbliche molte carte riservate.
A quest’ultimo riguardo Papa Benedetto XVI, citando la parabola evangelica (Mt 7, 24-27), ha detto che i venti hanno soffiato forte, ma la casa non cadde, perché fondata sulla roccia.
La roccia di
Cristo, e di Pietro suo vicario.
Per celebrare
il mistero glorioso di Dio, trinità di Persone nell’ unità nella natura divina,
per onorare la Madonna e per sostenere la coraggiosa ripresa del popolo
emiliano e la fede del papa, proponiamo all’ascolto una delle composizioni più
belle del genio di Mozart: il mottetto “Exultate. Jubilate”, K 165, in Fa
maggiore, del 1773.
Se si pensa
che fu composto quando Mozart non aveva ancora 17 anni, viene da dire che
il nome Amadeus sia stato davvero profetico: amato da Dio, per portare nel mondo la
bellezza di una musica divina.
Del
mottetto, per voce solista (soprano) e orchestra da camera, ascoltiamo l’ultima
delle quattro parti, che è anche la più bella e la più famosa: l' Alleluia.
Tra le altre
difficoltà, la partitura presenta nella penultima nota del canto un do acuto di
2/4. Anche se il movimento è piuttosto veloce (“Allegro non troppo”), rimane
sempre una gran bella nota, che non tutti i soprani riescono ad eseguire perfettamente.
C’è chi la
tiene per un attimo e subito si butta sulla nota finale, c’è chi la sfiora
appena.
Ho scelto perciò l'esecuzione di Leontyne Price, celebre per l’estensione di voce, che affronta la nota senza timori reverenziali.
Perfino leggermente crescente!
Una musica
divina, cantata divinamente.
Accompagnano i Wiener Philharmoniker diretti da H. von Karajan.
Solo a Dio
gloria, come direbbe Bach.
Una voce veramente divina!!!
RispondiEliminaE che sconvolgimento di anima mi dà pensare che Mozart ha composto questa meraviglia a soli 17 anni!!!
Grazie Antonio e buona giornata!
Sì una voce straordinaria. Quando era nella piena maturità la Price arrivava fino al Mi sovracuto..
RispondiEliminaHo sempre avuto un debole per questa sua facilità di affrontare le note alte, anche se magari un soprano leggero in questo brano di Mozart sarebbe l'ideale.
Grazie a te, cara Annamaria, per il tuo apprezzamento :-))
Un caro saluto, in questo giorno purtroppo funestato dall'interminabile sisma in Emilia.
Osanna, osanna Gesù!!!
RispondiEliminaChe sta succedendo Antonio?
Sì, Antonio, interminabile davvero questo sisma!...
RispondiEliminaAmicus, ho bisogno di scriverti personalmente..come faccio la tua vecchia mail risulta non attiva..ti hai la mia? Ciao Nell
RispondiEliminaMala tempora currunt, cara Gianna.
RispondiEliminaMa non dobbiamo mai perdere la speranza e il coraggio.
Con l'aiuto di Dio, e di Maria Santissima :-)
Un grande abbraccio :-)
Una prova durissima per quelle popolazioni, e grande amarezza per tutti :-(
RispondiEliminaCara Annamaria, ciò che possiamo fare è dare una mano, anche a distanza, e per quanto mi riguarda, anche una preghiera dal profondo del cuore :-)
Un caro saluto
Cara Nell, ti ho mandato una mail.
RispondiEliminaVedi tu.
Un abbraccio :-)
ti ho risposto, non so se ti è arrivata.
RispondiEliminaGrazie comunque per la disponibilità
Ciao
Nell