venerdì 21 ottobre 2011

Gheddafi ucciso. Un "commento" di Wagner



La morte del "colonnello" Muʿammar Gheddafi (Sirte, 7 giugno 1942 – Sirte, 20 ottobre 2011) pone fine alle vicende umane di un personaggio di cui la storia avrebbe fatto volentieri a meno.

Ma non sarò io a dare il calcio dell’asino.

Se non altro, il suo ferimento a morte nella città natale ha riscattato, almeno in parte, la sua figura impresentabile e grottesca.

Da rivoluzionario e capopolo, dopo la presa del potere in Libia nel 1969 si è trasformato in un dittatore avido e spietato, e alla lunga il suo stesso popolo (con l’appoggio di potenze esterne molto interessate...) gli si è rivoltato contro e lo ha travolto.

Per un personaggio simile, meglio sarebbe un silenzio tombale.

Ma non è possibile lasciar passare sotto silenzio questa morte, se non altro per il lunghissimo periodo in cui Gheddafi è stato al potere, con tutto ciò che ha combinato.

Per un personaggio simile dobbiamo ricorrere alla musica di Richard Wagner, e in questo caso all' opera “Rienzi”, eseguita la prima volta a Dresda proprio il 20 ottobre (1842).

In fondo, anche Cola di Rienzo (Rienzi), nel XIV secolo, acclamato dal popolo di Roma come liberatore e tribuno, una volta giunto al potere subì un cambiamento in peggio; e quello stesso popolo che lo aveva acclamato, sobillato ad arte dai nobili spodestati, lo rovesciò dal Campidoglio e lo uccise.

Un leit-motiv che si è ripetuto molte volte nel corso dei secoli, nonostante quello che dice il titolo completo dell'opera wagneriana: “Rienzi, l’ultimo dei tribuni”.

Il brano che presento è il “Coro di Donne”, dell’Atto III, che pregano per la vittoria dei popolani guidati dal Rienzi contro i nobili.

È un Wagner "giovanile", la sua musica è ancora facilmente comprensibile. E già bellissima.


Atto III. Coro di Donne

Schütz, heil'ge Jungfrau, Romas Söhne!
Steh ihnen bei in Kampfesnot!
Laß sie uns schauen in Sieges Schöne,
Und ihren Feinden sende Tod!
Maria, sieh im Staub uns flehn!
O, blick auh uns aus Himmelshöhn!


Proteggi, Vergine santa, i figli di Roma!
Nell’angoscia della lotta assistili!
Fa' che li vediamo nella bella vittoria,
e morte invia ai loro nemici!
Maria, vedi, nella polvere noi ti preghiamo!
oh, guardaci dalle altezze celesti!

6 commenti:

  1. E' finito un incubo, Antonio.

    Ora si spera la ricostruzione della Pace in Libano.

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  2. E sì, faceva davvero paura, anche se ultimamente, prima della rivolta, sembrava gli fossero state prese le misure.

    Poi, la catastrofe.

    Speriamo in meglio...

    Un saluto affettuoso di mattina, cara Gianna :-)

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  3. "Speriamo in meglio..."

    Secondo me ora come prima la vicenda rientrerà nelle mani della Bilderberg che a seconda dei propri interessi agirà. Se andrà bene la pace ci sarà la pace, se andrà bene la guerra ci sarà la guerra. Alla fine sono loro che comandano nel mondo. Se decidono di ridurre di 1/3 la produzione del grano e di quadruplicarne il prezzo chi potrebbe dirgli qualcosa?

    Mandi!

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  4. La fine di un dittatore, di per sé, dovrebbe essere un passo avanti nella democrazia e nella pace.

    Ma dal mondo arabo c'è da aspettarsi di tutto, come abbiamo già visto altrove...

    Per quanto riguarda la Bilderberg, caro Mstatus, non saprei cosa dire. Di certo in Libia i francesi sono volati a bombardare non so con quanta "liberté, fraternité, egalité".

    Penso che alle tre fatidiche parole ne manchi una quarta: "essence" (la benzina, il petrolio) ;-)

    Mandi!

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  5. innanzitutto complimanti per la tua cultura che spazia su vasti campi.
    e grazie per aver descrittociò che mi turbava rovinosamente dentro: Gheddafi socialista rivoluzionario e poi aperto alle mode occidentali, e infine dittatore non pi logico. Quest'ultima parte , di un dispotico non riesco a vederla chiara, e vomito di fronte a il loro sacrificio, che appunto dove lì e ci condurrà.

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  6. Grazie del tuo apprezzamento, caro Luca :-)

    La vicenda di Gheddafi è davvero rappresentativa di quello che è accaduto a tanti personaggi che hanno dominato il nostro tempo.

    Prima acclamati come liberatori, poi la sbornia del potere e infine la parabola discendente e la fine.

    Nel caso di Gheddafi la fine è stata chiaramente voluta da alcune (interessate) potenze occidentali. Chissà perché... (ma la risposta mi pare ovvia) ;-)

    I problemi però, come tu hai osservato, non sono certo finiti con l'uccisione orrenda di Gheddafi.

    Ciao!

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