Dopo il “sacco di Roma” del 15 ottobre scorso, perpetrato da numerosi gruppi di delinquenti organizzati, che oltre al ferimento di persone e alla distruzione di beni mobili e immobili, se la sono presa anche con le immagini sacre, abbattendo e calpestando una statua della Madonna e frantumando un Crocifisso nella Parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano, desidero allontanarmi anche nel tempo da quell’atmosfera irrespirabile e tetra per salire “in più spirabil aere”, come direbbe il Manzoni.
Mi allontano da quei fatti e da quel tipo di gioventù inqualificabile; ma non dalla città di Roma, per postare la preghiera del “Padre Nostro” della "Messa dei Giovani" (conosciuta come "Messa Beat”) di Marcello Giombini (1928-2003). Infatti nell’Oratorio della Chiesa della Vallicella il 27 aprile 1966 altri giovani, con ben altri intenti, dettero esempio di una vera “rivoluzione” nella musica sacra.
Senza esagerare e senza retorica, Marcello Giombini e il complesso sardo dei Barrittas (insieme ad altri due gruppi romani, Angel and the Brains e The Bumpers), operarono una svolta epocale, paragonabile a quella di Palestrina con la polifonia, rispetto al gregoriano, nel XVI secolo.
I tre complessi giovanili lanciarono sanpietrini di note e frantumarono qualche timpano. Ma solo metaforicamente.
E furono lanci creativi, che ancora oggi arrivano a segno.
La prima volta che ascoltai questo “Padre Nostro” (fu il primo brano in assoluto di quella Messa che sentii eseguire da un complesso; ancora il disco non era arrivato nei negozi cittadini), mi sembrò di entrare in una nuova dimensione, nella bellezza assoluta.
Il brano che Youtube passa è però certamente una cover dell’originale, cantato nel 1966 dai Barrittas.
Questa "Messa" la conosco troppo bene per non riconoscere le numerose differenze tra questo brano e quello dell'inimitabile gruppo di Benito Urgu.
Accontentiamoci di questa copia. Comunque bella...
devo essere sincero che certe situazioni creano rabbia,come passsare sopra con cinismo sulla povertà di un anziano che non arriva a mangiare, e nei grandi palazzi se la godono, sembra di vivere sotto un'antica aristocrazia. Ma dopo tante notizie di violenza questa preghiera è davvero salutare se non anche una risposta certa.
RispondiEliminaManifestazioni di indignati ci sono stae in tutto il mondo, contro governi e sistemi finanziari che mettono sul lastrico tante persone.
RispondiEliminaSu questo aspetto, anche a Roma era lecito e giusto, per chi voleva, manifestare la propria indignazione.
Quello che dici sulla povertà e sugli incrediìbili e insopportabili privilegi di una casta, politica, economica e finanziaria, è sacrosanto, e indigna ogni persona di buon senso.
Ma a Roma è successo qualcosa di diverso, e la protesta pacifica, per colpa di delinquenti organizzati, è finita come sappiamo. La violenza non è mai accettabile per risolvere problemi, specie nel mondo attuale, dove basta poco per scatenere un inferno. Tanto più se si vilipendono i valori sacri su cui si fonda da secoli la nostra civile convivenza.
Per questo ho postato il Padre Nostro, perché tutti (dico tutti) ritornino in sé, e capiscano la gravità della situazione, per una politica più equa e per una società più giusta.
E per una maggiore fratellanza, nel nome di Dio Padre.
Un caro saluto, Luca, e grazie delle tue opportune osservazioni!
Due precisazioni:
RispondiEliminaGli Indignados fin dalla loro nascita.(prime proteste in Francia e in Spagna), si è contraddistinto per la sua dimensione anticattolica. Non a caso a Madrid ha contestato il viaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Gioventù.
(nella Plaza del Sol in Spagna, solo un enorme spiegamento di polizia ha impedito che gli Indignados venissero a contatto con i ragazzi della Giornata Mondiale della Gioventù).
Questo movimento nvita a indignarsi contro tutti coloro che chiedono sacrifici e responsabilità: quindi contro il sistema economico, la politica in generale e non da ultima la Chiesa. Offrendo per il resto un minestrone di valori che vanno dalla resistenza ai nuovi diritti, come quelli delle femministe e degli omosessuali. E’ inevitabile quindi che, sulle basi di queste premesse, la Chiesa e il Papa diventino uno dei nemici degli Indignati.
I nostri magistrati e il nostro sistema giudiziario sono molto più permissivi rispetto a quelli degli altri Paesi europei. I black bloc di tutto il mondo sanno benissimo che in Italia, anche se finiscono in galera, entro due giorni saranno liberi.
L'opposizione tenta di cavalcare gli scontri, senza rendersi conto che la protesta era diretta contro la politica in genere e non contro il centrodestra. Quindi la politica deve rispondere con grande severità in termini di ordine pubblico, anche se purtroppo questo in Italia significa toccare i grandi nodi che riguardano il rapporto tra il potere esecutivo e quello giudiziario.
Grazie sempre della tua musica e contorno di riflessioni.
ciao
luisa
Certamente elementi anticattolici ci sono tra gli indignados; non è una novità, purtroppo.
RispondiEliminaMa si deve riconoscere che (a parte la manifestazione spagnola contro il Papa, non riuscita), le manifestazioni mondiali del 15 ottobre sono state almeno pacifiche.
Quella di Roma è stata un'altra cosa. Qui la violenza l'ha fatta da padrona e si è visto il volto dell'intolleranza criminale e cretina.
Questa va condannata senza sconti. E i criminali siano puniti come meritano.
La democrazia è rispettare le opinioni. A me provoca disgustol'aborto, il divorzio e altre cose di questa società laicista e anticlericale. Ma non vado a sfasciare botteghe, auto in sosta o buttare dalla finestra degli ospedali abortisti e laicisti.
Aspetto che la gente prenda coscienza dei propri errori, e cerco con argomenti di dimostrarli.
Poi, se la maggioranza non la pensa come me, aspetto tempo migliori.
Mi auguro comunque che non si ritorni alle guerre di religione o agli anni di piombo.
Grazie delle tue riflessioni, carissima Luisa.
Indignatissima per i fattacci di Roma...orrore quando ho visto prendere a calci la Madonnina.
RispondiEliminaEvviva i giovani del Padre nostro.
Quando vengono calpestati (anche in senso fisico) i più grandi valori e le cose più belle della nostra vita e della nostra civiltà, non ci rimane... che pregare.
RispondiEliminaHo avuto anch'io il voltastomaco quando ho visto quei giovani criminali e vigliacchi che hanno distrutto e calpestato l'immagine della Madonna e spezzato il Crocifisso nella Parrocchia dei SS. Marcellino e Pietro al Laterano.
Siamo in un brutto momento, con tanti "cattivi maestri" al giro :-(
Per fortuna che c'è anche un gran brava "maestra", carissima Gianna :-))
Un abbraccio :-)