martedì 1 marzo 2016

Un Oscar che ci fa onore




La conquista dell’Oscar 2016 da parte di Ennio Morricone per la miglior colonna sonora, nel film “The Hateful Eight” diretto da Quentin Tarantino, non può essere passata sotto silenzio in questo blog, che ama la bella musica e che ritiene Morricone un genio.

È il secondo Oscar per il Maestro delle colonne sonore; ma il primo, del  2007, fu un doveroso, riconoscimento alla carriera. Questo, di domenica scorsa, è invece riferito ad un film in concorso ed acquista un significato di valore assoluto.

Mi piace aprire il mese di Marzo con questa bellissima notizia (ci voleva una buona nuova dopo tante brutture) che fa onore all’Italia e soprattutto ad un artista che, oltre ad essere entrato nella leggenda, è rimasto un vero uomo, con i piedi per terra. Sono ben note le due doti di umiltà e di schiettezza.

Tanto per non smentirsi, ha detto che non considera la colonna sonora che gli ha dato l’Oscar la sua migliore composizione (ed è vero, anche se bellissima).

Ha dedicato la vittoria a sua moglie Maria, compagna di una vita, sposata nel lontano 1956.
Del resto lui è del 1928 e questo Oscar è venuto a 87 anni. Una freschezza d’inventiva che a quanto pare non si è affatto esaurita.

Non starò qui a ricordare quali siano le colonne sonore più belle delle sue oltre 500. Non voglio neppure ricordare che egli non è un “musicista per caso”, dal momento che si è diplomato con Goffredo Petrassi.

Voglio solo ricordare un episodio (che ho già fatto presente in un altro mio post) di cui vado particolarmente orgoglioso e che mi ha sempre fatto diffidare dell’ “intellighentzia” dell’ “artisticamente corretto” (esiste anche questo!).

http://semperamicus.blogspot.it/2010/12/per-un-pugno-di-dollari-e-il-cinema-non.html

Quando nel 1964 uscì “Per un pugno di dollari” la critica cinematografica, dominata allora da una ottusa ideologia marxista, stroncò il film di Sergio Leone, con annessi e connessi (tra cui la musica di Morricone). Film inguardabile, disimpegnato, sciocco, e così via... 

Io, che non mi sono mai (o quasi mai, almeno) lasciato condizionare da giudizi preconcetti di qualunque genere, uscii dalla sala convinto di aver assistito ad un evento eccezionale. Una musica “divina”, una recitazione straordinaria, una trama avvincente, se pur ripresa in molte parti da un film di Kurosawa.

Mi aveva colpito la novità assoluta del linguaggio cinematografico, quel fascinoso mondo irreale ma così realistico e crudo, e quell’accompagnamento musicale che non aveva precedenti: motivi cantati, fischiati, parlati, suonati con la chitarra elettrica e con i più vari strumenti (compreso lo scacciapensieri), e l’ineguagliabile motivo affidato alla tromba, che faceva venire la pelle d’oca per l’emozione.

Oggi tutti riconoscono il valore inestimabile di quel film, la sua importanza nella storia della cinematografia, oggi...

Allora, chi non aveva i paraocchi ideologici e le orecchie foderate di prosciutto, e cioè i più, tributò un immediato e clamoroso successo al film di Sergio Leone ed Ennio Morricone.

Già allora Morricone era da Oscar.

Per me, quella rimane la colonna sonora più bella, e quello rimane il film più bello che abbia visto (e ne ho visti...).

Grazie, Maestro! 



4 commenti:

  1. Riempie davvero di speranza la presenza di Morricone e - finalmente - il giusto riconoscimento al suo genio! Oltre all'indiscutibile splendore della sua musica, mi ha commosso la sua straordinaria semplicità...e l'omaggio alla moglie!
    Grazie, Antonio, di questo bel post!!!

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    1. Un genio musicale, nella scia dei grandi, e un uomo di una schiettezza e semplicità disarmanti :-) Doti che non sempre vanno assieme.

      L'Oscar al maestro e all'uomo ;-)

      Un grande e affettuoso abbraccio, carissima Annamaria :-)

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    2. Voglio aggiungere una nota al mio commento di risposta.
      Tanto grande Morricone, quanto ridicoli i responsabili della TV pubblica. Hanno avuto la sfrontatezza di offrirgli 10.000 euro per una colonna sonora di un film-Tv, quando ne occorrono almeno 30.000 solo per le spese vive (artisti del coro, dell'orchestra, etc.). Morricone ha commentato: "Vogliono che i musicisti si paghino anche le spese..."
      Ma quanto è il cachet della Littizzetto, Fazio, e simili nullità della TV pubblica? :-(

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    3. Pienamente d'accordo con te, Antonio!!!!

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