È stata approvata ieri in senato la legge sulle unioni
omosessuali.
È stata stralciata l’abominevole ipotesi dell’ adozione del
figlio del partner, che avrebbe permesso a un bambino/a di avere due mamme o
due babbi (o tre, o quattro, o nessun vero genitore, secondo la modalità dell’acquisizione
del bambino stesso). Qualcosa di così disumano, che rabbrividisco solo al
pensiero.
La gattara Cirinnà, che aveva solennemente promesso coram populo di dimettersi
immediatamente se queste adozioni fossero state stralciate dal suo disegno di
legge, è rimasta saldamente incollata alla sua poltrona di senatrice. E ha perfino
festeggiato, fulgido esempio di coerenza politica e soprattutto di attaccamento
allo stipendio. Meglio al governo, che governare i gatti.
Su questa legge delle unioni stendo un velo pietoso. Rispetto
gli omosessuali come persone, come rispetto tutti; ma pensare di costituire una
famiglia unisex, fa veramente pena. La famiglia è il luogo dove l’amore genera
la vita, e questo può accadere solo tra un uomo e una donna. E questo lo capiscono tutti.
C’è una forma di "dittatura di pensiero" oggi in Occidente che
vorrebbe far sparire ogni differenza di genere sessuale. Per di più, si
vorrebbe manipolare la natura umana e renderla "disponibile" per qualunque tecnica
di laboratorio.
Così, mentre da una parte si fanno severe leggi a tutela degli
animali e dell’ambiente, l’uomo diventa sempre più il terreno per una
sperimentazione OGM (organismi geneticamente modificati).
Il delirio di onnipotenza è una delle patologie più
pericolose della psiche umana, quella che provoca l’autodistruzione.
Sarà bene fermarsi in tempo, prima del botto finale.
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