Parafrasando Marx, uno spettro si aggira per l’Europa:
l’Europa.
Una volta era un mito, poi è diventata realtà, ora è un
incubo.
Nazioni che chiudono le frontiere perché “non passi lo
straniero”, nazioni che vogliono alzare muri contro lo straniero, nazioni che rimandano
indietro (in Italia) gli stranieri, nazioni che eleggono governi contro gli
stranieri, nazioni che non vogliono “neanche uno straniero”.
E c’è l’Italia, che di “stranieri” è ormai stracolma, come
in un barcone che sta per affondare.
E poi, nazioni a rischio default, nazioni coi missili puntati, nazioni in armi...
E poi, nazioni a rischio default, nazioni coi missili puntati, nazioni in armi...
Non siamo più l’Europa dei popoli, pensata e voluta dai
padri fondatori (De Gasperi, Adenauer, Schuman); siamo ormai semplicemente una
carta geografica.
Per essere più schietti, siamo una carta igienica.
Con rispetto parlando, s’intende.
Quanto sembra lontana l'epoca di Wind of change degli Scorpions. Era il 1989.
Allora cadde un muro...
Wind of change
I follow the Moskva
Down to Gorky Park
Listening to the wind of change
An August summer night
Soldiers passing by
Listening to the wind of change
The world closing in
Did you ever think
That we could be so close, like brothers
The future's in the air
I can feel it everywhere
Blowing with the wind of change
Take me to the magic of the moment
On a glory night
Where the children of tomorrow dream away
In the wind of change
Walking down the street
Distant memories
Are buried in the past forever
I follow the Moskva
Down to Gorky Park
Listening to the wind of change
Take me to the magic of the moment
On a glory night
Where the children of tomorrow dream away
In the wind of change
The wind of change blows straight
Into the face of time
Like a stormwind that will ring
The freedom bell for peace of mind
Let your balalaika sing
What my guitar wants to say
Take me to the magic of the moment
On a glory night
Where the children of tomorrow dream away
In the wind of change
(Klaus Meine, autore del brano e vocalista)
Il vento del cambiamento
Seguo la Moscova
fino a Gorky Park
ascoltando il vento del cambiamento
una notte d'estate di agosto,
mentre i soldati mi passano accanto
ascoltando il vento del cambiamento.
Il mondo si avvicina.
Avresti mai pensato
che potessimo essere così vicini, come fratelli?
Il futuro è nell’aria,
posso sentirlo ovunque
soffiare con il vento del cambiamento.
Portami nella magia del momento
in una notte di gloria,
dove i ragazzi del domani fantasticano
nel vento del cambiamento.
Camminando per la strada
lontani ricordi
sono seppelliti nel passato per sempre.
Seguo la Moscova
fino a Gorky Park
ascoltando il vento del cambiamento.
Portami nella magia del momento
in una notte di gloria,
dove i ragazzi del domani fantasticano
nel vento del cambiamento.
Il vento del cambiamento
soffia dritto in faccia al tempo,
come una tempesta che suonerà
la campana della libertà
per la pace della mente.
Lascia che la tua balalaika canti
ciò che la mia chitarra vuole dire.
Portami nella magia del momento
in una notte di gloria,
dove i ragazzi del domani fantasticano
nel vento del cambiamento.
...allora cadde un muro, ma nulla ci ha insegnato; ora il muro si erige...e la storia si ripete...brutta cosa.
RispondiEliminaTi abbraccio, caro Antonio.
Ora spira un vento di cambiamento opposto. Ognuno per sé e gli altri si arrangino. Che pena... :-(
EliminaUn grande abbraccio di fraternità, carissima Gianna :-)