Ci sono diversi modi per disegnare geometrie in un rettangolo: traiettorie in lungo, in largo, ortogonali, parallele, in diagonale, in corda, in forma di parabola, ellissi, iperbole...
Ecco, soprattutto di iperbole.
Iperbolico è stato infatti il modo in cui il nostro tennista
Fabio Fognini ha fatto viaggiare oggi la sua palla nel rettangolo di gioco in terra
battuta a Napoli, strapazzando e mandando fuori di testa (e dalla Coppa Davis)
il britannico Andy Murray, n. 8 del mondo, e con lui la sua spocchiosa squadra.
Due ore e mezza di spettacolo puro, di bellezza assoluta, di
musica celeste, o se vogliamo, azzurra. Bello quanto un concerto di Vivaldi, o per essere in tema partenopeo, quanto una Sonata di Scarlatti.
Fognini ha messo in atto tutto ciò che i trattati di geometria
e di balistica prevedono, e anche qualcosa in più. Lanci lunghi, corti, lobs, dritti,
rovesci (anzi, potenti manrovesci), aces, smorzate con e senza effetto, volées,
schiacciate, o per non confondersi, smashes.
Il povero Murray alla fine sembrava un uovo strapazzato al
tegamino.
Forse si immaginava di trovare a Napoli “chitarre e
mandolini”, e invece di schiacciate, solo pizze.
Ha trovata gente tosta, che lo ha rispedito in Caledonia con
tutto il suo armamentario.
Compresi gli elmi con i corni e le cornamuse.
E' un "grande"!!!
RispondiEliminaRaffaella
Davvero strepitoso, cara Raffaella, anche per la varietà dei colpi messi a segno :-) Era dai tempi di Panatta che non ricordavo una prestazione del genere ;-)
EliminaCiao!