Nel giorno della passione e morte di Nostro Signore Gesù
Cristo il silenzio è forse la preghiera più adeguata.
Ma anche una bella composizione musicale può aiutare a
contemplare questo grande avvenimento che ha redento il mondo e ha dato senso alle nostre sofferenze.
Sono praticamente infiniti i brani musicali che si
potrebbero ricordare. I canti in gregoriano, i “Responsori” di T. L. da Victoria, le “Passioni” di J. S. Bach, per fare qualche esempio, offrono mirabili motivi, alcuni dei
quali ho già postato.
La polifonia mi sembra la musica che più si avvicina al
silenzio della contemplazione. In particolare la polifonia a cappella: solo la voce umana,
senza strumenti.
Per questo mi viene in mente il “Crucifixus” di
Antonio Lotti (1667-1740), un'appassionata composizione musicale a 8 voci (bassi I-II, tenori I-II,
contralti I-II, soprani I-II), che ogni coro polifonico di valore ha nel suo
repertorio.
La partitura, presente nel video, ci aiuta a capire la
struttura del brano e a gustarne la sublime bellezza.
Il canto, in tonalità di Do minore, inizia dalla sezione dei
bassi secondi e continua con l’entrata in successione delle altre sezioni fino ai
soprani primi, in una scala ascendente e con dissonanze che fanno pensare al doloroso
supplizio e all'innalzamento della croce (“Crucifixus”) fino alla sua completa installazione,
in cima al monte Calvario, espressa con un grande accordo di Sol maggiore che conclude la prima parte.
Poi le sezioni procedono a gruppi con ritmo più
serrato (“crucifixus etiam pro nobis”), per ripartire in sordina col nome di
Pilato (“sub Pontio Pilato”) su cui poi il canto insiste con mesta meraviglia,
e diventa incontenibile pathos sulle parole “passus et sepultus est” (patì e
fu sepolto). I soprani arrivano al Sol sopra il rigo e iniziano una lenta scala
discendente che si conclude con il grande accordo di Do maggiore finale, che è
come la pietra tombale posta da Giovanni di Arimatea sul sepolcro di Gesù.
Ma l’accordo in tonalità maggiore dà anche il senso della
speranza. Quella pietra tombale sarà tra poco rovesciata dal Cristo Risorto.
Noi, come Antonio Lotti, sappiamo che a quel "Crucifixus" segue il Resurrexit!
Quante sofferenze per noi, per salvarci...
RispondiEliminaGrazie Gesù!
Gesù è la nostra forza e la nostra inesauribile speranza :-))
RispondiEliminaRadiosa Pasqua, Antonio!
RispondiEliminaAuguri di una Pasqua serena, Antonio, con affetto!
RispondiEliminaTantissimi auguri di buona pasqua Antonio! Attento a non esagerare con le uova di cioccolato.. :-)
RispondiEliminaKristin
Altrettanti auguri di Buona Pasqua, carissima Annamaria :-))
RispondiEliminaAntonio
Comne fai a sapere che mi piacciono le uova di cioccolato (fondente)... ;-))
RispondiEliminaScherzo!
Tanti, tanti auguri anche a te, Kristin :-))
Antonio
Auguri, auguri, auguri, Gianna :-))
RispondiEliminaAntonio
PS. Non avevo notato il tuo ulteriore saluto ;-)
Mi ero preoccupata per te...non avendo tu postato sulla Pasqua...
RispondiEliminaOra sono tranquilla.
Bacio
È stata una giornata... impegnativa ;-)
RispondiEliminaUn bacio di buonanotte :-)