La settimana trascorsa è stata funestata dal terribile incidente stradale di martedì sera a Sierre (Svizzera), in cui hanno perso la vita 28 persone, di cui 22 ragazzi quasi tutti dodicenni (11 maschi e 11 ragazze), di ritorno da una gita scolastica nelle montagne della Svizzera.
Una settimana bianca che è finita nel rosso del sangue, per una fatalità o imprudenza dell’autista.
Di fronte a fatti che superano la nostra umana comprensione, e quando lo strazio è talmente grande che le parole diventano inutili e perfino fastidiose, allora si sente solo il bisogno di pregare.
Per i familiari, perché non li vinca la disperazione.
Per i 24 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, affinché possano tornare presto a scuola.
Per i ragazzi e i sei adulti morti, tra cui i due autisti, perché siano tutti accolti tra le braccia del Padre.
Questa è la nostra meta, dopo il viaggio della vita, breve o lungo che sia, doloroso o sereno.
Durante il funerale di un mio caro amico, morto giovane tanti anni fa per una grave malattia, il complesso parrocchiale eseguì “Ho lottato tanto” di Marcello Giombini. Erano gli anni delle chitarre elettriche e delle batterie in chiesa.
Questa preghiera mi commosse allora, e non posso ascoltarla senza che la commozione mi vinca ancor oggi.
Arrivederci, ragazzi!
Solo preghiere...
RispondiEliminaSolo la preghiera, e la certezza che i ragazzi e i loro accompagnatori sono nelle mani di Dio, mi sono motivo di consolazione in questo tragico evento.
RispondiEliminaBuona domenica, carissima Gianna :-)