Ho acceso er video der televisore
pe’ vvedè ‘r Festivalle de Sarremo;
ma ‘nvece de canzoni de valore,
ho sentito er sermone d’uno scemo.
Me cojoni! er discorso era fasullo,
ma la faccia era, sì, de Celentano.
Canta, se vo’ ppiacè, car’Adriano;
perché se parli, fai ddormì Marzullo.
Amicusplato
Amicusplato
sono d'acccordo con te , questo è il vizio di molti in Italia, come i politici che si fanno scrittori, o addirittura personaggi televisivi
RispondiEliminaÈ vero, purtropppo, mio caro Luca! Oggi è di moda improvvisarsi scrittori, artisti, etc., senza averne le minime qualità.
RispondiEliminaBasta avere un nome noto, e tutto è possibile... :-(
Celentano era e rimane un grande della canzone. Stasera (anzi, ormai ieri sera) è stato insopportabile nei suoi sproloqui verbali.
Un caro saluto notturno :-))
"...il molleggiato, che accende i cuori quando canta, spegnendo i cervelli quando parla..."
RispondiEliminaChi non crede nel clero, l'avrà pure osannato.
Ma non credo che un discorso senza senso possa essere gradito a qualcuno.
RispondiEliminaA meno che qualcuno abbia perso il ben delll'intelletto...
Un grande abbraccio, carissima Gianna! :-)
Ps. Oggi ad Arezzo, grande festa: La Madonna del Conforto :-))
Mentre nevica...
Mi piacerebbe essere lì con te.
RispondiElimina:-)) Pensa che c'è l'Arcivescovo emerito di Torino, il Card. Poletto... ;-)
RispondiEliminaAllora corro, ho una bella foto con lui.
RispondiElimina:-)) Complimenti!
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