mercoledì 15 febbraio 2012

Er Festivalle de Sarremo (pasquinata)




Ho acceso er video der televisore
pe’ vvedè ‘r Festivalle de Sarremo;
ma ‘nvece de canzoni de valore,
ho sentito er sermone d’uno scemo.

Me cojoni! er discorso era fasullo,
ma la faccia era, sì, de Celentano.
Canta, se vo’ ppiacè, car’Adriano;
perché se parli, fai ddormì Marzullo.



Amicusplato




8 commenti:

  1. sono d'acccordo con te , questo è il vizio di molti in Italia, come i politici che si fanno scrittori, o addirittura personaggi televisivi

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  2. È vero, purtropppo, mio caro Luca! Oggi è di moda improvvisarsi scrittori, artisti, etc., senza averne le minime qualità.

    Basta avere un nome noto, e tutto è possibile... :-(

    Celentano era e rimane un grande della canzone. Stasera (anzi, ormai ieri sera) è stato insopportabile nei suoi sproloqui verbali.

    Un caro saluto notturno :-))

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  3. "...il molleggiato, che accende i cuori quando canta, spegnendo i cervelli quando parla..."

    Chi non crede nel clero, l'avrà pure osannato.

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  4. Ma non credo che un discorso senza senso possa essere gradito a qualcuno.

    A meno che qualcuno abbia perso il ben delll'intelletto...

    Un grande abbraccio, carissima Gianna! :-)

    Ps. Oggi ad Arezzo, grande festa: La Madonna del Conforto :-))

    Mentre nevica...

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  5. :-)) Pensa che c'è l'Arcivescovo emerito di Torino, il Card. Poletto... ;-)

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  6. Allora corro, ho una bella foto con lui.

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