domenica 9 settembre 2018

Vent'anni dopo





Non mi riferisco al celebre romanzo di Alexandre Dumas père, quello dei tre moschettieri, anzi quattro.

Mi riferisco a vent'anni dopo Lucio Battisti, la cui voce si è spenta il 9 settembre 1998. Ma non si è spenta la sua musica, non si è spenta la sua immagine, non si è spenta la sua fama.

Sono cambiati i gusti, sono cambiati gli stili, sono cambiati i personaggi, sempre più appariscenti e high tech. 

Ma quando quel tuo filo di voce risuona in una traccia di un disco, il resto è silenzio.

Vent'anni dopo sono un nulla per la bellezza delle tue canzoni, sempre attuali, sempre affascinanti, anche per i millenials e per chi non ha avuto la fortuna di sentirle dal vivo.

Per ricordarti e per ringraziarti dei colori con cui hai disegnato la mia giovinezza, voglio stanotte riascoltare L'aquila, del 1972 (ma la pubblicazione è del 1971, come vedo dalla partitura delle edizioni musicali Acqua Azzurra che ho sotto gli occhi). 

Ma come un'aquila può
diventare aquilone?

Sarai sempre un'aquila, carissimo Lucio, che vola ad altezza sublimi.


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