L’argon è uno dei “gas
nobili”, così denominati per la loro inerzia chimica.
Così ci hanno insegnato, e così appaiono nella tavola periodica di Mendeleiev: quel gruppo di elementi con il guscio elettronico completo al termine di ogni periodo dà un senso di perfezione, di stabilità,
di sicurezza.
E così pensavo fino a
pochi giorni fa, esattamente fino a quattro giorni fa, fino a giovedì scorso 20
settembre, quando due miei carissimi amici e persone esemplari nel lavoro e nella
vita, sono stati soffocati quasi all’istante da uno di questi gas, il
famigerato argon, che evidentemente tanto nobile e tanto inerte non è.
I due impiegati dell’Archivio
di Stato di Arezzo, Piero Bruni di 59 anni e Filippo Bagni di 55, sono state
vittime della loro solerzia: un segnale, rivelatosi poi falso, di allarme
antincendio in un Archivio di Stato non è una cosa che si possa ignorare.
Per correre ad accertarsi, sono stati fulminati da questo gas letale.
A questo dolore si
aggiunge ora quello dell’avviso di garanzia per il direttore dell’Archivio
stesso, dr. Claudio Saviotti, persona che in Archivio ha passato buona parte
della sua vita, e della cui amicizia mi onoro. Competente, attento, sempre disponibile
per ogni studioso; quante pagine medievali “illeggibili” abbiamo letto insieme,
e quando non riuscivamo, lui chiedeva lumi alla sua carissima moglie Lauretta, anche
lei archivista e paleografa infallibile!
La vita a volte è davvero
misteriosa. Nel luogo più tranquillo di Arezzo si è consumato un
dramma terribile che ha sconvolto la città.
E l’autore del misfatto è
un gas cosiddetto inerte. E non chiamatelo nobile.
In compenso leggo in wikipedia: “I gas nobili elio, neon, argon,
kripton e xeno non hanno alcun ruolo biologico e sono innocui per la salute”… https://it.wikipedia.org/wiki/Gas_nobili
Per questo “sono uno che
non si accontenta di wikipedia”.
Intendo unirmi in preghiera con i familiari e con tutta la comunità aretina per i due carissimi amici Piero e Filippo, uomini di profonda fede cattolica, con il Requiem più bello mai scritto: quello di Mozart.
Riposate in pace.
Riposate in pace.
Che tristezza caro Antonio...Ho letto anch'io sui giornali questa notizia e ti sono vicina con affetto!!!
RispondiEliminaGrazie, Annamaria, della tua vicinanza d'affetto. Una tragedia assurda, con la perdita e la sofferenza di amici carissimi.
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