Quando si dice “commedia nella commedia” viene subito da pensare a Pirandello, al suo teatro, in cui realtà e finzione scenica si intrecciano e si confondono: i Sei personaggi in cerca d'autore e l’Enrico IV ne sono gli esempi più celebri.
Ma prima di lui Ruggero Leoncavallo aveva già mostrato la
formidabile attrattiva del “teatro nel teatro” con I Pagliacci (1892). Alla
rappresentazione, in chiave carnascialesca, di un matrimonio fallimentare tra l’anziano
marito Pagliaccio e la giovane moglie Colombina, innamorata di Arlecchino, si sovrappone la tragica realtà di Canio (Pagliaccio) che ha scoperto il tradimento
della moglie Nedda (Colombina) e la uccide insieme al suo amante di fronte agli
spettatori increduli e inorriditi. “La commedia è finita!”
Per la trama viene in mente la Cavalleria
Rusticana di Pietro Mascagni, di poco precedente (1890), due capolavori del
verismo musicale italiano, che hanno avuto un successo planetario e che mantengono ancora intatto il loro fascino.
Siamo nella settimana clou del Carnevale e mi pare giusto
proporre, dai Pagliacci, la serenata di Arlecchino a Colombina. Un momento romantico e brioso,
prima dell’incombente catastrofe.
La propongo nella versione staccata dal contesto, perché
questa interpretazione di big Luciano è troppo bella!
Buon ascolto e Buon Carnevale! Senza pazzie…
II Atto, Scena II
Arlecchino (Peppe)
O Colombina, il tenero
fido Arlecchin
è a te vicin!
Ver te chiamando,
e sospirando aspetta il poverin...
La tua faccetta mostrami,
ch'io vo' baciar
senza tardar
la tua boccuccia.
Amor mi cruccia e mi sta a tormentar!
Ah! e mi sta a tormentar!
O Colombina, schiudimi
il finestrin,
che a te vicin
ver te chiamando,
e sospirando
è il povero Arlecchin!
II Atto, Scena II
Arlecchino (Peppe)
O Colombina, il tenero
fido Arlecchin
è a te vicin!
Ver te chiamando,
e sospirando aspetta il poverin...
La tua faccetta mostrami,
ch'io vo' baciar
senza tardar
la tua boccuccia.
Amor mi cruccia e mi sta a tormentar!
Ah! e mi sta a tormentar!
O Colombina, schiudimi
il finestrin,
che a te vicin
ver te chiamando,
e sospirando
è il povero Arlecchin!
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