Qualcosa di diabolico si aggira per il mondo, e oggi ha
mostrato il suo ghigno infernale nella metropolitana di San Pietroburgo.
Una bomba è stata fatta esplodere dentro un vagone colmo di
passeggeri, con conseguente carneficina, che poteva essere ancora più orrenda
se non fosse stato disattivato un secondo ordigno più potente del primo.
Quattordici morti e oltre quaranta feriti è il tragico e
provvisorio bilancio dell’attentato, quasi certamente di matrice islamista.
Non ci sono più parole per esprimere l’esecrazione e lo
sdegno verso i vigliacchi attentatori, che si spera vengano quanto prima identificati
e puniti in modo esemplare.
Nessuna giustificazione può essere addotta per questi
crimini, indegni dell’essere umano; chi cerca motivazioni ne è, consciamente o
meno, connivente.
Sappiamo che esistono degli islamici che esultano di fronte
a questi attentati, e non si rendono conto che si attirano addosso l’odio di un
crescente numero di persone, anche le più ben disposte nei loro confronti.
Per onorare le vittime innocenti di questo ennesimo
attentato propongo di ascoltare la “Danza Infernale”, tratta dal balletto “L’uccello
di fuoco” (1910) di Igor Stravinskij, eseguita dal giovane ma già affermato
pianista russo Daniil Trifonov.
Una risposta della genialità musicale russa contro la
barbarie del terrore.
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