martedì 30 settembre 2014

Una notte di settembre me ne andai...





Anche settembre se ne va...

Come i pastori d’Abruzzo, come quelli del Casentino. Come il vagabondo dei Nomadi.

In realtà, siamo tutti dei nomadi, dei viandanti.

Voglio lasciare questo mese di settembre con la più bella canzone dei Nomadi, "Io vagabondo" (1972), cantata da Augusto Daolio, e che non è solo una delle più belle canzoni mai scritte.

È anche una delle più belle metafore della nostra esistenza.




...


Poi, una notte di settembre 
me ne andai...


Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro;
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.





6 commenti:

  1. Oh Antonio...

    Sono particolarmente legata a questa mitica canzone, la cantava benissimo un mio alunno straniero ; spesso era invitato a farlo dai compagni ed erano momenti di vera emozione.

    Bacio.

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    1. Sono proprio soddisfatto per aver fatto rivivere in te, cara Gianna, quella bellissima esperienza musicale e umana, e per avercela riferita :-)

      Un bacio anche da parte mia :-))

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