Nella “giornata dei nonni”, voluta oggi da Papa Francesco, anticipando la festa del prossimo 2 ottobre (gli
Angeli Custodi), mi unisco alle emozionanti e sapienti parole del Papa, il
quale di fronte alla folla di nonni che gremiva Piazza S. Pietro, ha ricordato
che senza gli anziani non esiste memoria, e senza memoria non esiste futuro.
Impressionante poi l’espressione
usata dal Papa: l’abbandono e la ghettizzazione degli anziani in questa società dello scarto è una “eutanasia mascherata”.
Ma soprattutto ha colpito tutti
la dolcezza dei riferimenti al rapporto tra nonni e nipoti, per quella “complicità” che è come la chiusura di
un cerchio: il nonno sa capire il bambino, perché è egli stesso un bambino di
ritorno dal viaggio della vita.
Grandissimo Papa Francesco, e
grandissimo Benedetto XVI, che come amorevole nonno ha lasciato spazio al
figlio maggiore nella guida della Chiesa, ma standogli vicino e sapendo di
essere amato e ascoltato.
Mi unisco, come detto, a questa
bellissima festa con una bellissima canzone dei miei anni di gioventù: “Il vecchio e il bambino”, di Francesco
Guccini, del 1972. La canzone fa parte dell’album dal significativo titolo “Radici”,
e la propongo nella versione dei Nomadi.
Canta il grande Augusto Daolio, l’indimenticabile “voce”
dei Nomadi, che si è spenta troppo presto.
....
e gli occhi guardavano cose mai viste;
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
Post commovente, molto commovente, Antonio.
RispondiEliminaE grazie a Papa Francesco...per tutto ciò che sta facendo per ridare credibilità alla Chiesa.
Ti abbraccio come nonna.
Ti ringrazio delle tue belle parole, carissima Gianna ;-)
EliminaÈ vero. Papa Francesco sta rinnovando nel profondo la Chiesa, in questo momento in cui, come ha detto, anche lui deve remare nella barca di Pietro.
Un abbraccio più o meno coetaneo, anche se non da nonno... ;-)