giovedì 5 settembre 2013

Il buio in pieno sole





"E come potevamo noi cantare"...

Tutti ricordiamo l'incipit di questa drammatica poesia di Quasimodo, "Alle fronde dei salici", quasi un salmo moderno che prende spunto dal Salmo 136 (137) "Super flumina Babylonis".

Gli Ebrei non potevano cantare i canti di Sion in terra di schiavitù, e avevano appeso le loro cetre ai salici dei fiumi di Babilonia.

Quasimodo appende metaforicamente la sua cetra di fronte agli orrori e alle atrocità della II guerra mondiale, in particolare quando l'Italia si trovò "con il piede straniero sopra il cuore".

Oggi non siamo in tali tragiche situazioni, per fortuna. Ma non c'è molto da stare allegri, e rimane difficile essere sereni di fronte a tanti avvenimenti che, messi insieme, tolgono la gioia di un fine estate meteorologicamente bellissimo.

Su tutto, la situazione in Siria dilaniata da guerra fratricida, e la minaccia di interventi militari esterni, con il pericolo di un allargamento del conflitto.

E poi la situazione in Italia, dove la guerra fratricida non è cruenta ma politica, con il pericolo della caduta del governo e la conseguente guerra di tutti contro tutti. 

Non possiamo dimenticare l'orrenda uccisione della giovane brasiliana Marilia, incinta, per mano (a quanto sembra) del datore di lavoro e genitore di quella stessa vita nascente, ma già sposato e padre di altri tre figli...

O la gioielliera uccisa per rapina da un balordo, che voleva fare "un regalo alla sua compagna".

E senza giungere all'omicidio volontario, cosa dire degli episodi sempre più frequenti di mala sanità, con scambio di sacche di sangue con esito letale, ictus scambiato per emicrania, gravidanze finite in tragedia...  Senza parlare della  bambina affogata in piscina davanti agli occhi (ma evidentemente non proprio davanti agli occhi) delle vigilatrici.

Consola che un'altra bambina sia stata salvata, in un incidente stradale, per il coraggio di un camionista rumeno che ha arditamente intraversato il suo mezzo bloccando il traffico autostradale, con pericolo della sua stessa vita, ma facendo barriera alla piccola.

Una luce di speranza in un momento buio, mentre il sole in questi giorni splende a 35 gradi.

"Cain, ovvero il primo Omicidio" (1707) è un grande Oratorio di Alessandro Scarlatti (1660-1725), il padre della celebre Scuola musicale napoletana, quella di Durante, Pergolesi, Porpora, Paisiello, Jommelli, Cimarosa, e via dicendo. E  padre, non metaforico, di Domenico Scarlatti, il più grande di tutti.

Di fronte al fratricidio non solo si rimane ammutoliti, ma perfino la natura inorridisce. Ma questa orrenda storia a quanto pare continua ancora...

Questo è il senso dell'aria del mezzosoprano "Perché mormora il ruscello", qui cantata dal controtenore Matthew White.

Da sottolineare nel brano quei drammatici e appassionati "Perché"?
Perché tanta stupidità e cattiveria umana?



Perché mormora il ruscello, 
perché s'agita la fronda, 
quando un sasso o un venticello 
scuote un ramo o increspa un'onda?










2 commenti:

  1. Verità ----> realtà di Dio.
    Pienezza di vita vera e fede in Gesù Cristo.
    Questa è la verità (o realtà per dirla alla maniera
    di Barsotti).

    Liberi ----> dalla menzogna e dalla condizione di morte (non fisica).
    Capacità di vivere in comunione con il Padre e il Figlio.

    È un dono di Dio e tu non sei lontano.
    Pace

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    1. Grazie di questo tuo commento, caro amico/a.

      Mi fa piacere il riferimento a D. Divo Barsotti.... :-)

      Pace anche a te :-)

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