giovedì 14 febbraio 2013

Il cuore ha le sue ragioni...



 
 
La rinuncia al pontificato di Benedetto XVI mi ha rattristato profondamente.

Mi dispiace “perdere” il suo limpido e sostanzioso insegnamento, la sua dolce figura di padre, la sua ferma condotta contro ogni deriva relativista e ogni tipo di fanatismo.

Il Papa ha spiegato con chiarezza il suo gesto, ispirato da Dio, e certamente profetico.

Ma anche i sentimenti vogliono la loro parte, e il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

E allora voglio lasciarmi prendere dalla commozione. Voglio piangere.

Lacrime di tristezza, come le note del piano di questo concerto di Mozart. Lunghi singhiozzi, come le arcate di questi violini.

Un pianto liberatorio.

Per poter guardare più serenamente in avanti, anche se con occhi gonfi di lacrime.
 
 
 
W. A. Mozart, Piano Concerto n. 23, K. 488, II Mov. "Adagio". Al pianoforte, Hélène Grimaud. 

10 commenti:

  1. Condivido anch'io quanto hai scritto nei tuoi ultimi due post sul nostro grande Papa Benedetto.
    E insieme alla sorpresa per le sue dimissioni, resta anche a me l'impressione del coraggio e della profonda umiltà di quest'uomo forse molto più lacerato di quanto appaia all'esterno...
    Davvero una grande lezione di vita ci sta lasciando con questo suo gesto - come scrivi - "certamente profetico", che merita rispetto e non giudizio.
    Grazie anche per questo bellissimo brano del nostro Mozart meravigliosamente interpretato!

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    1. Condivido tutte queste tue riflessioni, carissima Annamaria; e anch'io penso che Benedetto XVI nel suo cuore sia "più lacerato di quanto appaia all'esterno".

      Il "nostro" Mozart, nonché di Benedetto XVI ;-)

      Un saluto affettuoso :-)

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  2. Ti capisco, Antonio.

    Con questo suo atto coraggioso e umile allo stesso tempo, Papa Benedetto è stato apprezzato anche da chi non credeva in Lui.

    Dobbiamo farci forza, ripetendoci le sue parole:

    «Sono grato della vostra preghiera. Anche se mi ritiro continuerò a pregare per voi e continuerò ad esservi vicino. E sono sicuro che voi lo sarete, anche se per il mondo rimango nascosto»] «Sono grato della vostra preghiera. Anche se mi ritiro continuerò a pregare per voi e continuerò ad esservi vicino. E sono sicuro che voi lo sarete, anche se per il mondo rimango nascosto»

    e pregare.

    Anche una consolazione: Sua Santità ha visto da vivo tutto l'amore a Lui tributato...

    Ti abbraccio forte forte, carissimo amico mio.

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    1. È vero, cara Gianna; molti hanno "scoperto" Benedetto XVI proprio per questo gesto coraggioso e umile ;-)

      La preghiera è lo strumento più efficace per ottenere forza da Dio per noi e per gli altri, e in questo caso per Papa Benedetto :-)

      Ha potuto davvero rendersi conto di quanto bene ha lasciato dietro di sé; un bene che a suo tempo non farà mancare i suoi frutti :-)

      Un forte abbraccio anche da parte mia, carissima Gianna :-)

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  3. La Chiesa ha la sua passione

    e davanti a questa passione i suoi Sacerdoti non fuggono ma la vivono con umiltà riconoscendo anche le proprie fragilità e donandole a Lui, lasciando spazio a "Lui..." che provvede.
    Un Papa, che non è fuggito davanti a niente, ha affrontato con umiltà tutte le difficoltà, compresa questa decisione, dopo tanta preghiera. La preghiera, illumina.
    La preghiera dona forza, una forza diversa da come il mondo pensa. La preghiera cerca unità ma dona consolazione.
    La preghiera ci spoglia e ci riveste.
    La preghiera è dono e ci fa donare...

    I Sacerdoti hanno necessità delle nostre preghiere, delle nostre parole spese in preghiera non in mormorii inuitli e nocivi.

    La preghiera chiede, chiede "Pane"...

    ""Dacci il nostro pane quotidiano""

    Caro Antonio, ultimamente e sempre più penso alla ricchezza delle lacrime

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    1. Sai, cara Terry, che esiste una preghiera per chiedere il dono delle lacrime? ;-)

      Ma in questo caso non ce n'è stato bisogno... Troppo forte è stata la commozione e il dolore.

      Dio saprà trarre da questo gesto di grande coraggio e di profonda umiltà del Papa il più grande bene per la Chiesa.

      La preghiera è il vero e grande mezzo per aiutare in questo momento il Santo Padre e la Chiesa.

      E tu sei una che ama pregare :-)

      Grazie :-)

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  4. Una ferita come questa ha bisogno del suo tempo e quando il mistero scavalga la ragione si rimane stupiti e in questo caso doloranti. Papa Benedetto ci ha fatto capire cosa è l'amore vero e cosa è la croce nel senso piu bello del termine e non ci ha tolto il dolore, altrimenti non sarebbe stato vero. Possiamo soltanto, condividerlo e restare uniti, fratelli. Se ci pensi anche dal punto di visto psichico ha rimesso al centro l'umano nel modo piu vero e pulito!

    Vivo con te le stesse lacrime e le condivido!..Un abbraccio forte Amicus Nell

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    1. Un grandissimo papa, Benedetto XVI, che ci ha fatto capire che se non mettiamo al centro l'amore per Dio e per l'uomo, ma la nostra vanità e il nostro orgoglio, allora il male può entrare anche nel corpo santo della Chiesa.

      La sua rinuncia al pontificato è una "lectio magistralis" che ha respinto gli assalti del maligno, e sarà di grande aiuto per far capire cosa veramente vale nella vita di un cristiano e di un uomo.

      Un grande abbraccio, carissima Nell :-)

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  5. Carissimo Amicus, in questi giorni sulla vicenda mi è capitato di leggere un po' di tutto, comprese le ipotesi più strane e bislacche. Dalle immagini della TV e dalle foto il Papa, a causa dell'avanzare dell'età, appare piuttosto stanco e provato. Secondo me, da osservatore non di parte, ha fatto un gesto di grande umanità (nessuno lo ha obbligato e neppure vi era tenuto), ammettendo la propria stanchezza.

    Guidare una comunità di circa un miliardo e mezzo di cattolici sparsi nelle varie parti del mondo e con scenari diversi è cosa che richiede un notevole dispendio di energie e i fatti si evolvono e cambiano repentinamente, ovvero quello che che è accaduto due/tre giorni fa, oggi comporta già cambiamenti con decisioni diverse che produrranno altri prossimi cambiamenti con altrettante decisioni a loro volta diverse. Nel mio piccolo lo sto provando e mi accorgo che non ho più le energie di 10 o 15 anni fa. Oltretutto il Papa, permettimi di usare un termine più terra a terra al di là della religione, non è un "Capo di Stato" qualsiasi e deve ponderare e pesare ogni parola che pronuncia in quanto un fraintendimento potrebbe portare a conseguenze pesanti (per tutti non solo per i cattolici). Posso capire che con l'avanzare dell'età uno si senta tutto il peso addosso e ritenga, per il bene di altri, che sia meglio ritirarsi. La situazione mondiale odierna è esplosiva. Come ho scritto la mia è una riflessione al di fuori dell'aspetto religioso.Ovvio che molti cattolici siano stati colpiti da questa decisione, ma secondo me Benedetto XVI ha fatto una scelta di grande umiltà facendo un passo indietro che, come ripeto, non era obbligato a fare e nessuno gli aveva chiesto di fare.

    Non mi è mai capitato di vedere qualche Capo di Stato ritirarsi volontariamente per lasciare il posto a qualcun altro dicendo sono troppo anziano per poter operare al meglio per il bene di tutti, non solo dei cattolici, dato che il Papa, come ho ricordato più su, non è un Capo di Stato qualsiasi.

    Mandi!



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    1. Grazie, carissimo Mstatus, di queste tue riflessioni, che condivido in pieno, tutte ;-)

      La poltrona è l'oggetto(non tanto oscuro) del desiderio di molti potenti; e rinunciarvi, in questo tempo di vacche magre e di egosimo imperante, è un gran bel gesto da uomini veri.

      È da coloro che hanno intelligenza, coraggio, e umiltà.

      Tutte doti che sono appannaggio di Benedetto XVI.

      Tutte doti che mancano spesso a cariatidi e mummie di politicanti attaccati alla sedia del potere da decenni :-(

      Una "lectio magistralis" anche per certi presuntuosi e saccenti "guru" e "maestri di pensiero" che laicamente pontificano, e che hanno considerato questo Papa arrogante e dispotico, mentre si dovrebbero essere accorti che stavano parlando proprio di sé stessi.

      Mandi!

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