Nel ricevere la Laurea Honoris Causa dall’Università IULM di Milano il 12 novembre scorso il M° Riccardo Muti ha ricordato che il nostro patrimonio musicale è stato uno dei principali vanti dell’Italia nel mondo. Fino alla fine dell’Ottocento, e oltre, la musica (quella operistica in particolare) parlava soprattutto italiano.
Occorre perciò riscoprire e far apprezzare il valore di
questo inestimabile tesoro d’arte, esempio di genialità e di bellezza senza
pari.
Per questo ho scelto, come esempio, non un’opera nota, ma una
composizione “secondaria”, anzi, addirittura un semplice Intermezzo: “La Serva Padrona”,
di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736).
Solo due voci, un basso (Uberto) e un soprano (Serpina), e un
piccolo organico orchestrale.
I risultati giudicateli voi.
I risultati giudicateli voi.
Questo “Intermezzo buffo”,
in due parti, venne presentato nel 1733 a Napoli. Ma non passò inosservato.
Poco dopo era in tutti i teatri d’Europa (cioè del mondo): Venezia,
Parigi, Vienna, Praga, Bruxelles, Amburgo, Amsterdam, L’Aja, San Pietroburgo...
La freschezza e la graziosa malizia di quest’opera, in cui la giovane e bella
serva conquista con il fascino e l’astuzia il suo attempato e ricco padrone convincendolo a
sposarla e diventando così essa stessa “padrona”, sembra una storia dei nostri
giorni.
Il duetto che presentiamo è in certo senso il clou dell’opera:
Serpina mette in atto tutte le sue arti muliebri (e una voce incantevole) e smantella
le difese sempre più deboli del debole Uberto.
La serva sta per diventare padrona; non con la dialettica
hegeliana, ma con quella (quasi sempre vincente) femminile.
Il libretto è di Gennarantonio Federico.
SERPINA
Lo conosco a quegli occhietti
furbi, ladri, malignetti,
che, sebben voi dite no,
pur m'accennano di sì.
che, sebben voi dite no,
pur m'accennano di sì.
UBERTO
Signorina, v'ingannate.
Troppo in alto voi volate,
gli occhi ed io dicon no,
ed è un sogno questo sì.
gli occhi ed io dicon no,
ed è un sogno questo sì.
SERPINA
Ma perché? Non son io bella,
grazïosa e spiritosa?
Su, mirate, leggiadria,
ve' che brio, che maestà.
Su, mirate, leggiadria,
ve' che brio, che maestà.
UBERTO
(Ah! costei mi va tentando;
quanto va che me la fa.)
SERPINA
(Ei mi par che va calando.)
Via, signore.
Via, signore.
UBERTO
Eh! vanne via.
SERPINA
Risolvete.
UBERTO
Eh! Matta sei.
SERPINA
Son per voi gli affetti miei
e dovrete sposar me.
e dovrete sposar me.
UBERTO
(Oh che imbroglio egli è per me!)
Sembra che il morso della mela ( Adamo ed Eva) sia una esperienza che continua, continua nei secoli..ahahahahaha..ci sono donne che sono delle vere diavolesse tentatrici. Non so se ricordi il famoso film " angelo azzurro" dove lui vecchio insegnante si innamora della ballerina e finisce per perdere ogni dignità prostandosi totalmente ai suoi piedi. Soldi, sesso e la storia si ripete , oggi piu che mai, anzi non c'è piu nemmeno il romanticismo e l'arte della seduzione a salvargli la faccia...
RispondiEliminaUn abbraccione Amicus..Nell
ps: per il socialazzo, ho scoperto che alcuni capi bande hanno ordinato ai loro adpeti di non dialogare con me e di trollarmie offendermi, in cambio di home e karma e inserimenti nei gruppi....vedi tu il livello che c'è in quel sito..mi spiace dirlo ma il primo a far questo è stato il tuo caro amico MS...te lo dico per farti capire che avevo visto giusto.
E come poter dimenticare Marlene Dietrich nelle vesti della funesta Lola Lola in Angelo Azzurro?!
EliminaMa nella Serva Padrona la storia è la ricerca di un buon partito per un buon matrimonio... Un lieto fine, per Serpina e per Uberto ;-)
Per quanto riguarda il tuo socialazzo, carissima Nell, che ti devo dire? Tu sei una donna ;-) non avrai paura di tanti "poveri" Uberto che circolano in quel sito in caccia di... niente :-(
Un grande abbraccio, mia cara Serpina (il personaggio della Serva Padrona, sia chiaro...) :-DDD
Servo Vostro
Amicus
Non ho paura, ma ho poco tempo e mi piace usarlo bene e anche con il sorriso ..per cui caro Amicus, li dentro c'è poco da fare. Sono contenta perche alla fine tutto è venuto a galla e ho mail di pentiti che le confermano. Comunque nella vita l'uomo ha sempre bisogno di riempire il vuoto che ha dentro con un senso, anche se è effimero, scemo, vuoto ma non riesce a farne a meno. Li dentro c'è tanto da imparare ed è una vera prova umana e di fede.Grazie per la tua accoglienza
Eliminaserva vostra
Nell
Grazie a te, carissima Nell, per i tuoi commenti sempre incisivi e profondamente sentiti.
EliminaHai ragione su tutta la linea. L'uomo ha paura del vuoto, e cerca sempre un senso alla sua vita, anche se dice che la vita non ha un senso.
Per questo la testimonianza di chi ha la grazia di aver incontrato Cristo è così preziosa, nonostante tutto :-))
Con affetto
A.
Buona domenica caro Amicus e grazie ancora della tua ospitalità e condivisione.
EliminaSiamo servi dello spirito e lui ci conduce..cosa posso desiderare di piu?
mi sono dimentacata di firmare..Nell
Elimina:-))
EliminaMi sono divertita, caro Antonio.
RispondiEliminaLieta domenica con un abbraccio.
Un po' di buon umore, condito di bella musica, non guasta, in questo periodo travagliato ;-)
EliminaBuona domenica anche a te, carissima Gianna :-)
Anch'io come Gianna, ho sorriso davvero ^_^
RispondiEliminaBuona domenica!
Mi fa piacere se ti sei un po' divertita, carissima Terry :-)
EliminaEra lo scopo di Pergolesi, con questa sua eccellente opera buffa.
Buona domenica :-)
Grazie ^_^
RispondiElimina:-))
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