È nato, dopo lungo travaglio, il
nuovo governo.
88 giorni in sala parto: il record
italiano. Quello mondiale spetta come al solito ai tedeschi, 6 mesi: “Germania
sopra tutti”.
Mi hanno colpito, appena il parto
è stato annunciato, i commenti nei vari talk show, in ogni canale televisivo; l’acredine,
il disprezzo, la rabbia, l’indignazione, et
similia, dei vari partecipanti: giornalisti, opinionisti, economisti, politologi,
tuttologi, futurologi, astrologi…
Fino al giorno prima gli stessi tizi
(ma nomi ben noti) erano indignati, arrabbiati, incaz*ati, ecc., perché Salvini
(con Di Maio) non voleva fare il governo, lasciando l’Italia in balia degli
eventi speculativi, preoccupandosi solo dei suoi interessi di partito. E giù
offese a Salvini e alla Lega…
Così ho capito due cose, che del
resto mi sono sempre state note:
La sinistra, pur ridotta ai
minimi termini dal corpo elettorale, ha invaso come una piovra tutti i settori
dell’informazione, TV e carta stampata (senza parlare di altre istituzioni).
La sinistra, sempre più lontana
dal sentire della gente comune, non sa perdere, non è nel suo DNA. Crede di
aver sempre ragione. Semplicemente perché non è democratica.
Chi perde non canzona, si dice in
Toscana. E anche, chi perde, paga.
Ieri sera, quando è nato il nuovo
governo, che ha evitato un esecutivo fantasma e ridicole elezioni nelle
cabine balneari, questi residuati post-bellici e post-comunisti se avessero avuto qualche
cromosoma di democrazia, avrebbero salutato con sollievo il neonato con un
brindisi, e tra qualche tempo avrebbero potuto notare, magari con merito, i
suoi difetti.
Ma mentre il bambino ancora vagiva tra le mani dell’ostetrico Mattarella, già lo “lapidavano” con insulti di ogni
genere.
Spero che il neonato, appena
cresciuto un po', metta mano alla dirigenza della RaiTV, perché certi personaggi che
popolano quel mondo, tornino nel loro passato remoto stalinista.
Ma forse è proprio questa paura che li rende
così aggressivi…
La festa è finita, compagni! Si è democratizzato anche Kim Jong-un...
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