domenica 25 marzo 2018

I sette giorni che hanno cambiato il mondo




Sono ovviamente i giorni della la Settimana Santa che oggi ha inizio con la Domenica delle Palme e che si conclude con l’ottavo giorno della settimana: la Pasqua di Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

La presenza di Cristo nella storia non è solo un vago ricordo di 2018 anni fa, ma una presenza viva, efficace, sempre attuale. Anzi, sempre un po’ più attuale della nostra pretesa modernità.
Senza Cristo, senza la sua Passione, Morte e Risurrezione il mondo non avrebbe senso.
Con Lui tutto acquista significato: il vivere e il morire, la gioia e il dolore, il peccato e la grazia.

E allora le altre religioni, o gli atei? Il Signore giudicherà secondo la retta coscienza di ciascuno.

Ma oggi più che mai, oggi che vediamo più da vicino le altre religioni, o a quale deriva ci sta portando l’ateismo occidentale, ci accorgiamo ancor più chiaramente che la fede cristiana, nonostante tutte le miserie umane di coloro che la professano, è l’unico fondamento dei veri valori umani.

Per questo “Adoramus Te Christe et benedicimus tibi; quia per Sanctam Crucem tuam redemisti mundum, qui passus es pro nobis, Domine. Domine, miserere nobis";  ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo, tu che ha sofferto la passione per noi, Signore. Signore, pietà di noi.

La professiamo con le magnifiche note del più grande polifonista: Giovanni Pier Luigi da Palestrina, o più semplicemente Palestrina.

Un mottetto nelle quattro voci umane più naturali: soprani e contralti per le donne, tenori e bassi per gli uomini. E intessute in un’armonia perfetta: meno di due minuti di musica celeste, ma di valore inestimabile.

Buona Settimana Santa!

2 commenti:

  1. Grazie, Antonio, di introdurci alla Settimana Santa con questo brano davvero celestiale di Palestrina, intimo e al tempo stesso solenne: una professione di fede e una risposta alla domanda di senso che tutti ci portiamo dentro.
    Un abbraccio grande!!!

    RispondiElimina
  2. "Intimo e solenne". Proprio così, Annamaria carissima :) Come il mistero che celebriamo nei giorni della Settimana Santa: un avvenimento grandioso, sconvolgente, ma che entra nel cuore dell'uomo con la dolcezza persuasiva di un Amore senza limiti :)

    Grazie per il tuo sempre gradito e pregevole parere ;) E un affettuoso abbraccio :)

    RispondiElimina