Un lustro, avrebbero detto i puristi della lingua, un quinquennio; insomma, solo cinque anni.
Eppure sembra un secolo fa. Papa Francesco si affacciò alla loggia di S. Pietro e disse: "Fratelli e sorelle, buona sera!"
Dico la verità: rimasi molto sorpreso da quella elezione. Non conoscevo il card. Bergoglio, mi rimaneva poco orecchiabile il cognome e la faccia non mi sembrò la più fotogenica. Pensai: "Ma chi hanno fatto papa!?"
Mi intrigava invece un po' la provenienza; l'altra parte del mondo, quella agli antipodi; una nazione, l'Argentina, di sicura fede cristiana e (scusate se unisco i santi con i fanti) una grande potenza calcistica. Del resto si è poi scoperto che anche il Papa era un tifoso del S. Lorenzo di Buenos Aires (e come non essere tifosi, nella patria di Maradona e Messi...).
Cinque anni di cambiamenti epocali. Il Papa che va ad abitare in un monolocale di S. Marta e non nel vasto appartamento vaticano; un papa che gira in utilitarie senza blindature; un papa che si ferma tra la folla a sorseggiare una tazza di mate offerta da sconosciuti; uno che ti telefona di notte per sapere come stai, o che ti unisce in matrimonio in aereo...
Un pontefice che usa un linguaggio senza peli sulla lingua, quasi plebeo, quando è il momento di indicare lo scandalo dell'ingiustizia sociale o dell'arrivismo individuale; ma che sa trovare le parole più tenere quando abbraccia un malato terminale, un portatore di handicap, un carcerato...
Periferie esistenziali, cultura dello scarto, la corruzione puzza, il pastore deve avere l'odore delle pecore, siamo tutti migranti: sono alcune espressioni che Papa Francesco ha introdotto nel perbenismo borghese della società occidentale postmoderna.
Un Papa scomodo anche per la Chiesa. Non tutte le sue parole e i suoi atti sono condivisi, e talvolta può sembrare "monotono" con il tema dell'accoglienza, un'altra parola che ripete a ogni piè sospinto.
Anche a me talvolta sembra un po' esagerato nell'insistere su questo argomento, qui in Italia, dove ogni giorno assistiamo a sbarchi di clandestini, con tutti i problemi connessi. Le ultime elezioni politiche sono una evidente risposta negativa a questo insistente richiamo.
Certo, l'accoglienza va fatta, ma va fatta nei limiti del possibile. "Il bene va fatto bene", diceva S. Alfonso; i flussi di migranti vanno regolati con decisione e chiarezza.
Fatto questo appunto, credo che dopo Papa Francesco la Chiesa non sarà più la stessa. Non potrà più rimanere alla finestra del Vaticano a guardare la gente che passa. Anche i suoi immediati predecessori non stavano certo "a casa". In particolare S. Giovanni Paolo II.
Ma Papa Francesco si muove con un altro atteggiamento: scende tra la folla, assume l'odore del suo gregge, va a cercare la pecora "perduta" delle periferie della vita, tenendo al sicuro le altre 99 che hanno meno urgenza di lui. È il cuore del messaggio di Gesù.
Ha ragione Benedetto XVI: chi dice che Papa Francesco non è nell'ortodossia è uno stolto.
Detto da Papa Benedetto, anche il più critico dei detrattori di Bergoglio dovrebbe riflettere.
E mi fa molto piacere che accanto a questo uomo "indifeso" e alla mercé della folla ci sia sempre, un passo indietro, l'aretino Domenico Giani, la sua guardia del corpo, il suo bodyguard.
Dio salvi Papa Francesco!
Auguri, Santo Padre!
Nella foto: Papa Francesco, il mate e Domenico Giani
Grazie, Antonio, di questa attenta analisi del pontificato di Papa Francesco che condivido in pieno! La sua elezione è stata davvero un evidentissimo frutto dello Spirito! Purtroppo però, non pochi sono i suoi avversari anche all'interno della Chiesa stessa. Occorre pregare per lui e per tutto.
RispondiEliminaBuona giornata!!!
È Papa Francesco stesso che chiede di pregare per lui, al termine di ogni suo discorso... E questo è molto bello, perché ci fa capire quale spirito di umiltà animi questo papa :)
EliminaSì, "non pochi sono i suoi avversari"; o non hanno capito il suo autentico spirito di rinnovamento pastorale sulle orme di Gesù, oppure (speriamo di no) non intendono rinunciare a posizioni di comodo e di interesse personale.
Certo, sta dando una gran bella scossa alla Chiesa e al mondo (penso anche al mondo musulmano, quello che vorrebbe combattere "in nome di Dio").
Ritengo che Papa Francesco sia oggi il vero padre spirituale dell'umanità, anche per chi pensa di ignorarlo :)
Buona giornata anche a te, carissima Annamaria! :)