Voglio rendere omaggio al Coro dell'Armata Rossa, dal 1998 denominato "Alexandrov Ensemble", scomparso tragicamente a bordo dell'aereo russo precipitato nel Mar Nero il giorno di Natale.
Lo voglio ricordare con un canto che fa riferimento all'immensa pianura russa, al suo irresistibile fascino, ma anche al dolore delle ragazze che vedono partire i loro amati per la guerra: "Polyushko Polye", pianura, mia pianura.
Un Coro celeberrimo, che ha rappresentato vocalmente l'Unione Sovietica prima e la Federazione Russa oggi, con esecuzioni memorabili.
Il suo fondatore e primo direttore (1928), Alexandr Alexandrov, è colui che ha musicato l'inno sovietico (1944), oggi inno della Federazione Russa. Un inno nazionale tra i più belli del mondo, se non il più bello.
Ora l'Ensemble ne porta giustamente il nome.
Siamo rimasti molto colpiti anche noi...avevamo sentito il coro due anni fa a San Pietroburgo!!! Memorabile davvero!!!
RispondiEliminaImpressionante la sciagura aerea di per sé. La presenza dell'Alexandrov Ensemble la rende ancor più tremenda.
EliminaTu hai avuto la fortuna, cara Annamaria, di ascoltare questo celebre Coro direttamente in Russia ;-) Io l'ho ascoltato ad Arezzo. Mi impressionò in particolare la sezione dei bassi. Scendevano tranquillamente al Mi grave, che per una voce di corista non è poco.
Un caro saluto a te, e un pensiero doveroso a questo grande complesso canoro, spesso un po' troppo "militare", ma sempre spettacolare.
Ho postato questo brano, perché qui il Coro dà prova di duttilità, nel crescendo iniziale, nella piena voce centrale e nel diminuendo finale.
EliminaSì, hai proprio ragione Antonio.
EliminaE anche relativamente ai bassi, è verissimo: hanno una capacità impressionante di raggiungere note impensabili...Del resto è tipico del mondo russo, basti sentire certi canti ortodossi.
Grazie ancora!!!
Pensiero straziante, davvero !
RispondiEliminaIo poi ho anche paura di volare...
EliminaUn grande abbraccio, carissima Gianna :-)