Questo caldo tropicale ci affatica nel corpo e nella mente.
Anche il computer se n'è accorto: la tastiera giace desolatamente abbandonata per intere giornate (e nottate).
Voglio provare a refrigerarmi un po' con una ventata musicale che viene dalla steppa russa: "Polyushka Polye", O amabile pianura, o pianura... Il brano è noto anche come "Canto delle pianure" (Song of the plains).
Per la verità si tratta in origine di un canto militare, scritto per il reclutamento nell'Armata Rossa al tempo di Stalin (1934) ed è parte della IV Sinfonia di Lev Knipper, musicista di grande valore. Autore del testo è Viktor Gusev. (Nella clip postata - un arrangiamento di Irfan Kaya - il testo non viene cantato).
Ma ormai l'Unione Sovietica non esiste più e neppure l'Armata Rossa. Questo canto è diventato un classico della tradizione russa e ha perso il suo originario significato guerresco.
Lasciamoci perciò rinfrescare dal vento della steppa.
Il vento tonificante del "Canto delle pianure".
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