L’anno vecchio se n’è andato,
quello nuovo l’ha sfrattato:
non pagava, era moroso
e assai dannoso.
Ha mandato in fallimento
ditte e aziende in un momento;
affamò con Equitalia
mezz’Italia.
Riversò sul Bel Paese
ogni genere d’ offese:
terremoti ed alluvioni,
e cicloni.
Più rapaci dei predoni
poi le nostre Istituzioni;
la “paghetta” non le basta,
alla Casta.
Lorsignori magistrati,
di lavor sempre oberati,
in vent’anni han processato
un imputato.
Ma qualcosa l’anno andato
di stupendo ci ha lasciato:
dopo il papa un po’ tedesco,
c’è Francesco.
Cari amici, in alto il cuore!
Il nuov’anno sia migliore!
Stappo mille bollicine,
birichine.
Amicusplato
I tuoi versi mi sorprendono sempre, Antonio.
RispondiEliminaE le tue mille bollicine mi hanno ricordato Mina:
Blu
le mille bolle blu
Blu
le vedo intorno a me
blu
le mille bolle blu
che volano e volano e volano...
Buon Anno, con un abbraccio.
Già, le mille bolle blu di Mina... Non ci pensavo, ma ora che me le hai ricordate, ci stanno proprio bene ;-))
EliminaBuon Anno anche a te, carissima Gianna, con un grande abbraccio affettuoso:-))
Divertente!
RispondiEliminaBuon Anno, Antonio!!!
Buon Anno pure a te, carissima Annamaria :-))
EliminaHo cercato di iniziare l'anno con qualche rima semiseria ;-)
Abbraccio grande :-))