sabato 25 maggio 2013

D. Pino Puglisi, beato


 
 
 
 
 
 
 
Mentre una becera contestazione in una  Chiesa di Genova pretendeva stamani di mettere a tacere la verità su D. Andrea Gallo,  sacerdote di Cristo, dall’altro capo d’Italia, a Palermo, veniva proclamata davanti a centomila persone  la beatificazione di D. Pino Puglisi, sacerdote, martire della mafia.
La Chiesa non finisce mai di sorprendere.  Un papa viene criticato perché porta le ciabatte rosse, e allora eccone un altro con le scarpe nere; si pensa che nella Chiesa ci sia solo D. Gallo a fare del bene nelle borgate degradate, e in contemporanea  si scopre il volto di D. Pino Puglisi, educatore di giovani nel quartiere Brancaccio, che sorride sereno a chi lo sta uccidendo.

Si pensa che la Chiesa abbia fatto il suo tempo e non abbia più nulla da insegnare, ed ecco che da ogni parte del mondo la gente accorre per ascoltare due volte la settimana Papa Francesco, riempiendo Piazza S. Pietro fino a Via della Conciliazione.

Non sono bastate le pallottole della mafia a eliminare D. Pino Puglisi, oggi agli onori degli altari.
 
Come non è bastata una croce per far fuori Cristo dalla storia.
 

6 commenti:

  1. E anche Papa Francesco sta stupendo tutti con la sua affermazione:

    “vendere le chiese per dare da mangiare ai più poveri”.

    Senza parole, Antonio.

    Bacione

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    1. Un grande profeta per i nostri tempi così disastrati :-)

      Un grande abbraccio, cara Gianna :-)

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  2. A me ha colpito moltissimo questo: “Don Pino Puglisi, figura bellissima, è stato ucciso in odium fidei”, ha sottolineato card. Bagnasco, “per odio della fede da parte di chi lo ha assassinato, non per anti-mafia. Per questo motivo, sarà dichiarato martire della Chiesa”. “Una lettura diversa – ha precisato - legata solo alla lotta alla mafia e alla malavita, è una lettura prevalentemente o esclusivamente sociologica ed è gravemente riduttiva”.

    Don Puglisi è vittima dell'odio verso la fede, perche cosa potava fare questo piccolo prete contro la mafia?

    Oggi parliamo tanto di povertà ed è giusto ( visto i tempi) ma credo che la povertà culturale in cui siamo avvolti, quella dimenticanza della cultura cristiana che ci serve a dar senso a tutto le cose è diquello di cui sento enormente la mancanza.

    Credo che papa Francesco su questo stia fecendo un bel lavoro, che prosegue da papa Benedetto. Padre Puglisi è simbolo di gran bellezza e la bellezza guarisce. Perchè oltre a riempire la pancia delle persone dobbiamo preoccuparci di come aiutare a guarire l'anima e di come aiutarci a spalancare gli occhi oltre le nostre pochezze. Il sorriso di padre Puglisi, mentre guardava il suo assassino ha vinto la morte e rimane per sempre. Ma per avere quel sorriso bisogna essere davvero tanto belli dentro..

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    1. Pienamente d'accordo, carissima Anna :-) D. Pino è un martire della fede. La mafia è solo lo strumento materiale del martirio.

      D. Pino agiva nella fede di Cristo, con il carattere sacerdotale, e chi lo ha ucciso lo sapeva bene e non si è fermato davanti al ministro di Dio.

      Un abbraccio :-)

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  3. Sul blog dello scrittore Alessandro D'Avenia (www.profduepuntozero.it/‎), c'è un bellissimo articolo intitolato "Morte e resurrezione di Palermo: Falcone, Borsellino, Puglisi", dove lo scrittore palermitano racconta la propria esperienza di concittadino di queste grandi figure.

    Condivido anche quanto hai scritto: davvero la Chiesa non finisce mai di sorprendere e stanno accadendo eventi straordinari a cominciare dall'elezione di Papa Francesco!
    Grazie, Antonio e buona domenica!

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    1. Molto bello, cara Annamaria, l'articolo di Alessandro D'Avenia, e grazie per avermelo indicato :-))

      In periodo così drammatici, la speranza rinasce anche dal sorriso di Pino Puglisi e da un Papa che non ha avuto paura di chiamarsi Francesco... :-))

      Buona domenica anche a te, e un abbraccio :-)

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