lunedì 10 agosto 2009

E le stelle stanno a guardare...



















Nella notte di S. Lorenzo mi pare bello ricordare alcune celebri frasi che hanno come protagoniste le stelle:

1. Non si può che iniziare con X Agosto di Giovanni Pascoli:

“San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade..."


2. Le più famose sono forse quelle dantesche:

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, a conclusione dell’Inferno.

“L’amor che move il sole e l’altre stelle”, alla fine del Paradiso.

Meno nota, ma non meno bella, quella che conclude il Purgatorio:

“Puro e disposto a salire alle stelle”.

Ogni cantica (Inferno, Purgatorio, Paradiso) finisce proprio con la parola “stelle”.

E anche Dante descrive il fenomeno delle stelle filanti, nel XV canto del Paradiso, in una stupenda similitudine:

"Quali per li seren tranquilli e puri
discorre ad ora ad or subito foco,
movendo li occhi che stavan sicuri

e pare stella che tramuti loco" (XV, 13-16).

È l'anima di Cacciaguida, che luminosa e rapidissima si avvicina a Dante staccandosi da un gruppo di beati; come nelle notti serene si vede passare velocemente nel cielo di tanto in tanto un improvviso oggetto infuocato (discorre ad ora ad or subito foco), attirando lo sguardo anche di chi pensa ad altro (movendo li occhi che stavan sicuri), e sembra una stella che cambi di posizione.


3. Molto significativa la conclusione della Critica della Ragion Pratica di Kant:

"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me".

4. Ne I Promessi Sposi del Manzoni, le stelle hanno a che fare con la morte di Don Ferrante. Questi non credeva nell’esistenza della peste, che imperversava a Milano, e quando la contrasse non sapendo il perché

“morì prendendosela con le stelle, come un eroe del Metastasio”.

5. È diventato quasi un proverbio il titolo del romanzo di A. J. Cronin:

"E le stelle stanno a guardare".


6. La conclusione spetta di diritto al Leopardi, che con le stelle ci dialogava:

"Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
tornare ancor per uso a contemplarvi
sul paterno giardino scintillanti,
e ragionar con voi dalle finestre
di questo albergo ove abitai fanciullo,
e delle gioie mie vidi la fine".
(Le Ricordanze)

Buona notte con Polvere di stelle...

http://www.youtube.com/watch?v=jKp1DwOUC3Q

2 commenti:

  1. ... cosa saremmo senza la poesia e la filosofia, viene da chiederci, che sono alla base della nostra spiritualità... checché s ne possa dire e si dica, siamo anche spirituali!? Charles Bukowski uomo sui gneris ma poeta vero ha scritto: 'Secoli di poesia, e siamo sempre al punto di partenza'... forse voleva dire: quand'è che decolliamo? xché tutta una vita a rullare sulla pista vuota, beh insomma! oph!

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    1. Hai ragione, Luka. Non si può stare tutta la vita a terra, in un continuo rullaggio sulla pista, mentre possediamo un aereo supersonico... ;-)

      Mi vengono in mente alcune stupende poesie di Baudelaire (Elévation, L'Albatros, per es.), che ci fanno capire che l'uomo è fatto per elevarsi "par delà les confins des sphères étoilées", al di là dei confini delle sfere stellate...

      Ciao, e grazie della tua riflessione :-)

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