Il mese di maggio è il mese dedicato alla Madonna.
La sensibilità popolare ha voluto associare i colori e lo splendore del “maggio odoroso” alla luminosa bellezza della Madre di Dio.
“De Maria numquam satis”, dice S. Bernardo; di Maria non si dirà mai abbastanza.
Moltissime infatti sono le preghiere e le forme di pietà popolare che la onorano. E non meno numerose le opere d’arte a lei dedicate.
Una delle preghiere più belle è certamente l’inno Ave Maris Stella, geniale opera poetica di Venanzio Fortunato (VI secolo) o di Paolo Diacono (VIII secolo). La melodia gregoriana, con cui viene abitualmente cantato questo inno, è il suo degno coronamento.
Musicisti di ogni epoca ne hanno data la loro interpretazione, fino ai nostri tempi.
Mi piace presentare quella del più grande musicista norvegese, Edvard Grieg (1843-1907), per più motivi.
Grieg è un autore che amo particolarmente. Le sue musiche, ispirate al Peer Gynt di Ibsen, sono affascinanti. Il Canto di Solveig è la clip audio del mio profilo di blogger.
L'inno "Ave maris stella", pubblicato nel 1899, è in polifonia a cappella, e la polifonia è il genere musicale che prediligo.
A parte la bellezza in sé di questo genere musicale, quando uno ha cantato per molti anni in un coro polifonico, un po' di nostalgia rimane...
È un brano perfetto sia dal punto di vista armonico che interpretativo.
Si tratta infatti di una mirabile costruzione a 4-6-8 voci miste (Soprani I-II, Contralti I-II, Tenori I-II, Bassi I-II), che nel suo andamento “Allegretto tranquillo” coglie il significato più profondo dell’inno: un fiducioso affidarsi alla protezione della Madre di Dio.
Devo infine far notare che Edvard Grieg era di confessione luterana.
Confrontandosi con questo testo della tradizione cattolica, e per di più ottenendo un mirabile risultato, Grieg ha dimostrato la sua grandezza di uomo e di artista.
Un po’ come il luterano J. S. Bach, che ha composto la più bella Messa cattolica, quella in Si minore.
Ottima la prestazione del coro belga "Dulcisona".
Ave maris stella
Ave, maris stella, Dei mater alma
atque semper virgo, felix caeli porta.
Solve vincla reis, profer lumen caecis,
mala nostra pelle, bona cuncta posce.
Vitam praesta puram, iter para tutum,
ut videntes Jesum, semper collaetemur.
Sit laus Deo Patri, summo Christo decus,
Spiritui Sancto, tribus honor unus. Amen.
Ave, stella del mare, alma Madre di Dio
e sempre vergine, porta felice del cielo.
Sciogli le catene ai rei, ridona la luce ai ciechi,
allontana i nostri mali, ottienici ogni bene.
Donaci una vita pura, preparaci un cammino sicuro,
affinché, vedendo Gesù, siamo sempre nella gioia.
Sia lode a Dio Padre, gloria al sommo Cristo
e allo Spirito Santo, ai tre un unico onore. Amen.
Grazie per questo canto che è una preghiera, infatti quando ci sono le solennità mi tiro sempre indietro, addirottura ho un rigetto rispetto alla dottrina, grazie per avermi fatto sentire partecipe alla festa per maria, che sempre ci protegge.
RispondiEliminaMi fa piacere avere ottenuto questo doppio risultato, carissimo Luca ;-)
RispondiEliminaUna bella musica e una bella preghiera alla Stella del mare, di questo mondo in tempesta...
Buona giornata e buon mese di maggio :-))
E' molto bello trovare Grieg sul tuo blog e questo canto è davvero suggestivo.
RispondiEliminaGrieg è stato un grande nel mettere in musica la tradizione norvegese ma la sua grandezza è proprio quando con la musica va oltre i confini e le culture come in questo canto.
Buona giornata!
Kristin
Cara Kristin, è una bella soddisfazione ricevere un commento su Grieg da parte di una norvegese... ;-)
RispondiEliminaÈ vero, Grieg ha dato impulso e nuovo vigore alla tradizione musicale norvegese.
E come tutti i grandi, ha saputo valorizzare gli apporti di altre culture musicali, con risultati eccellenti :-)
Buona serata!
Antonio
Ciao Antonio, bellissimo post.
RispondiEliminaGrazie delle tue belle parole, carissima Gianna :-)
RispondiEliminaUn abbraccio :-))