Dobbiamo ancora una volta parlare di un altro orrendo crimine compiuto dagli islamici contro i cristiani, questa volta in Pakistan a Lahore.
Proprio nel giorno di Pasqua, cuore della fede cristiana, giornata di gioia e di salvezza, la piccola comunità cristiana di Lahore è stata praticamente distrutta
da un attacco (dicono) kamikaze, che in un parco giochi ha fatto almeno 69 morti, quasi tutti cristiani, in maggior parte donne e bambini. Anche tra gli oltre 200
feriti, la quasi totalità sono cristiani.
Qui non si tratta di islamici mal integrati, di islamici
europei delle banlieux che bla, bla, bla... Qui si tratta di islamici di una
nazione pressoché totalmente musulmana, che intendono annientare la piccola
minoranza cristiana, come ormai è prassi comune dove i musulmani sono al
potere. L’Isis ne è l’esempio più orrendo ed evidente.
Dopo aver espresso la nostra esecrazione e dopo aver detto che non è più accettabile questo stato di
cose, ora però bisogna aggiungere qualcos'altro.
L’islam mostra sempre più chiaramente che non si tratta di una religione, ma di una ideologia totalitaria e aberrante. Non si venga a dire che si tratta
di “islamici che sbagliano”. È l’islam che nel suo DNA ha la radice dell’intolleranza,
della sopraffazione, dell’eliminazione dell’ “infedele”. È scritto nel corano, e
Maometto nel suo comportamento lo ha dimostrato con chiarezza, eliminando fisicamente i suoi
nemici.
Il mondo cristiano a sua volta, a cominciare da Papa
Francesco, che ammiro e seguo come cattolico,
deve dire le cose come stanno nella loro integrezza, e non ripararsi
dietro a generici piagnistei e “meravigliate” lamentele.
L’islam, fin dal suo nascere,
ha conquistato con la scimitarra intere nazioni cristiane, ha eliminato
fisicamente interi popoli, ha stretto nel corso dei secoli in una morsa mortale
la cristianità che si è salvata solo grazie a coraggiose lotte di resistenza,
tra cui quelle di Carlo Martello e di Carlo Magno, quella del Cid Campeador in
Spagna, la Lega Santa di Lepanto e il coraggioso e vittorioso attacco di
Giovanni Sobieski all’assedio di Vienna, per ricordare solo i fatti più noti.
È ora di farla finita con la storiella di un islam “moderato”
e di un islam “estremista”. L’islam non è né moderato né estremista. È
semplicemente intollerante, per cui il vero musulmano non accetta l’infedele,
come vuole il corano; se può, lo fa
fuori, anche fisicamente, e comunque non si integra con il Vangelo e con il suo insegnamento, che
parla di amore, fratellanza universale e unità del genere umano nel rispetto dei diritti umani.
Quando i cristiani sono stati intolleranti, ed è accaduto purtroppo nella storia, sono andati contro il Vangelo.
Quando i musulmani sono intolleranti, seguono i dettami del corano.
Quando i musulmani sono intolleranti, seguono i dettami del corano.
È questa la differenza di fondo.
Teniamo presente ciò, nell’accoglienza dei seguaci del
profeta con la scimitarra.