Fabiana Luzzi, non ancora sedicenne, è stata accoltellata e
poi cosparsa di benzina e bruciata viva dal suo ex fidanzato, diciassettenne. È
successo a Corigliano Calabro, venerdì scorso, 24 maggio.
C’è qualcosa che non quadra in questa allucinante notizia.
Anzitutto l’età dell’assassino. Un minorenne. Si può concepire
un delitto così orrendo a 17 anni?
Ma a diciassette anni non si dovrebbe ascoltare musica,
avere dei sogni romantici, studiare, fare sport, e soprattutto mettere la
benzina solo nella moto?
L’assassino inoltre ha detto che, dopo aver accoltellato varie
volte Fabiana, è tornato a casa, ha preso una tanica, ha fatto rifornimento ad
una stazione di servizio ed è tornato
sul luogo del delitto per finire “il lavoro”. La ragazza si è difesa, ma non ha
potuto far nulla, stremata com’era dalle ferite precedenti.
Anche qui qualcosa non torna. Chi è che ha fornito alla
polizia queste notizie così dettagliate? L’assassino stesso, e con apparente freddezza,
dettagliando i vari momenti e le varie
azioni.
In altre parole, un ragazzo poco più che adolescente, dopo
un delitto simile, ha la freddezza di narrare questo atroce delitto senza
mostrare emozione, senza sudare freddo, senza sentirsi male, senza vomitare.
Il giovane ha inoltre detto il movente del delitto: voleva
fare sesso con la ragazza, che ha rifiutato.
E purtroppo ancora una volta mi trovo in difficoltà. Fare
sesso per un diciassettenne è a quanto pare un fatto normale, comune, scontato;
al punto che, se la ragazza si rifiuta, deve essere punita. E punita in modo
feroce, perché un uomo non può essere umiliato da una donna con un rifiuto.
Riassumiamo il tutto.
L’evoluzione della specie umana oggi è a questo punto: a
diciassette anni ci siamo lasciati alle spalle sogni, romanticherie, cultura,
valori morali e religiosi. Rimane solo il chiodo fisso del sesso, al quale deve essere sacrificato
tutto, azioni e persone.
L’evoluzione della specie ha raggiunto perciò l’ auspicata “reductio
ad unum” del mondo libertario “progressista”, e cioè l’ eliminazione di ogni altro aspetto che
non sia il proprio ed esclusivo punto di vista; quello che permette a diciassette
anni un’ orrenda freddezza omicida, che si lascia alle spalle una ragazzina
massacrata da coltellate e bruciata viva.
Per l’innocente martire Fabiana, e per tutte le donne
vittime della brutalità dell’uomo, il mio doveroso omaggio, con la musica di
Richard Clayderman: Lyphard Melody.