L’estate è in arrivo, è tornato il caldo, e torno anch’io.
Mi piace il caldo.
L’ho scritto più volte, in prosa e in rima. Ma ancora non l’avevo
detto in musica. Ora rimedio a questa mancanza postando un brano “caloroso”.
No, non sono andato a cercare l’hard rock, né una musica
latino-americana.
Sono andato nel “classico”, perché è lì che si annida ogni
genere musicale, compreso il rock.
Una musica calda, ma niente trombe, niente percussioni,
niente voci svettanti o strumenti rumorosi.
Solo archi, che accompagnano due violoncelli.
Ma è possibile una musica "caliente" con la voce rauca e spesso un po’ nascosta del violoncello?
Giudicate voi.
Si tratta dell’Allegro finale del Concerto in Sol minore per
due violoncelli (RV 521), del 1720, di Antonio Vivaldi. È lui il “maestro”
degli archi.
Possiamo notare un tema sincopato (quasi uno swing), che passa dai violini ai violoncelli,
oltre alla straordinaria verve dei due cellisti, che esaltano in modo perfetto la
post-moderna partitura vivaldiana.
Ho scelto Vivaldi anche per un altro motivo. Oggi è la festa
di S. Antonio da Padova.
Se si posta una musica, bisogna che l’autore sia l’Antonio
più celebre.
Buon ascolto!