Papa Francesco è argentino, e come tutti gli argentini ama il tango.
Ma c’è anche un motivo particolare per questa simpatia. Il Card. Bergoglio ha avuto modo di fare amicizia con la celebre artista Tita Merello negli ultimi anni della sua vita (è morta quasi centenaria a Buenos Aires nel 2002).
Tita Merello è stata un’attrice, una cantante e una ballerina, di tango e milonga ovviamente. Un’autentica star, che ha attraversato artisticamente quasi tutto il XX secolo.
Papa Francesco, o meglio, Padre Bergoglio, come arcivescovo di Buenos Aires, nelle sue frequentazioni con l’anziana diva, oltre ai temi religiosi, che le erano molto cari, parlava anche di filmografia e di tango, che tanta parte avevano avuto nella vita della donna.
Per questo, prendendo spunto da un commento del carissimo amico Mstatus, esperto di musica latino-americana e soprattutto argentina, credo di non mancare di rispetto a Papa Francesco dedicandogli uno dei primi e più famosi tanghi della storia centenaria di questo ballo, El choclo (1905, La pannocchia), cantato proprio dalla grande Tita Merello, in uno dei suoi numerosi films.
L’autore della musica è Angel Villoldo, considerato “il padre del tango”, un argentino di famiglia europea.
Ma anche Padre Bergoglio, Papa Francesco, è figlio di emigranti. Italiani.
Forse per questo il tango esprime un pathos che non ha riscontri con nessun’altra danza.
L’Argentina è stata terra di emigranti.
E quando uno lascia la propria patria, porta nel cuore desideri e passioni che solo la musica può esprimere appieno.
Buon inizio di pontificato, Papa Francesco, con un po’ di musica argentina nel cuore!